Unical tra le prime per ricerca internazionale, Straface: «Ateneo fucina di geni e talenti»
«L'auspicio è che queste giovani competenze possano continuare eventualmente a perfezionarsi e comunque essere a servizio dello sviluppo di questa terra, contribuendo alla sua crescita, offrendo le risposte professionali migliori in tutti i settori»
COSENZA - «L’Università della Calabria si riconferma, qualora ve ne fosse mai stato bisogno, fucina prestigiosa e apprezzata di geni e talenti in grado di offrire al mondo intelligenze e competenze preziose e straordinarie. È, anche questa, la dimostrazione del valore e dei contenuti di questa terra e delle potenzialità che essa continua ad alimentare ed a condividere, con sempre maggiore consapevolezza».
È quanto dichiara il Presidente della terza commissione consiliare sanità, attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale Pasqualina Straface, esprimendo soddisfazione per la presenza di ben 74 docenti calabresi nella prestigiosa classifica dei migliori ricercatori al mondo, stilata dall’Università di Stanford.
«È particolarmente significativo – aggiunge – che questi riconoscimenti spazino tra settori tra i più diversi, a dimostrazione della qualità dell'offerta formativa dell'Ateneo di Arcavacata a tutto campo: dalla chimica alla medicina clinica, dalle tecnologie strategiche all’ingegneria, dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione fino alla psicologia e alle scienze cognitive. L'auspicio è che queste giovani competenze possano continuare eventualmente a perfezionarsi e comunque essere a servizio dello sviluppo di questa terra, contribuendo alla sua crescita, offrendo le risposte professionali migliori in tutti i settori».
«Sulla qualità della formazione e sull’elevazione delle competenze – sottolinea – si giocheranno le sfide competitive più importanti e decisive, soprattutto per il Mezzogiorno. Ed è con questa chiave di lettura che la Regione Calabria guidata da Roberto Occhiuto – conclude la Presidente Pasqualina Straface – ambisce a stimolare sia il ritorno dei nostri tanti cervelli sparsi in Italia e nel mondo, favorendo un generale clima di fiducia; sia investendo direttamente nell’accrescimento delle occasioni di formazione, come da ultimo, lo stanziamento di 12 milioni di euro per lo scorrimento delle graduatorie del concorso nazionale finalizzate all’assegnazione di borse di specializzazione medica e che consentirà agli atenei calabresi di inserire ben 100 medici come specializzandi nei reparti connessi alle Facoltà di Medicina».