Lavori linea ferroviaria jonica: è il momento di programmare il futuro
Un cittadino senza servizi è un cittadino che non potrà mai compiere il primo passo verso un modello di vita sostenibile, i lavori in corso potrebbero rappresentare un’occasione per richiedere la rimodulazione e l'attivazione di nuove corse
CORIGLIANO-ROSSANO – Fermi oggi per ripartire al meglio e più organizzati domani. Dovrebbe essere questo il leitmotiv per motivare ancora di più il fermo della linea ferroviaria jonica. Perché sulla scia dei disagi legati ai trasporti che stanno interessando l’intera fascia jonica a causa dei lavori di ammodernamento della Sibari-Crotone, ci sembrava doveroso insistere continuando a richiamare l’attenzione sul tema della carenza di trasporti pubblici.
Da tempo, infatti, dalle pagine dell’Eco dello Jonio lanciamo petizioni e proposte per la rimodulazione di alcune tratte col fine di garantire il diritto alla mobilità a tutta l’utenza della sibaritide-pollino. Dall’attivazione di treno shuttle tra Sibari e Isola Capo Rizzuto per rilanciare l’aeroporto Sant’Anna di Crotone fino alla delocalizzazione del capolinea nella stazione della Piana di Sibari per coinvolgere anche la Calabria nella tratta Taranto-Milano ed avere così un collegamento lungo la linea adriatica.
Sono richieste che non prevedono lo stanziamento di grandi risorse ma solo una ripianificazione ragionata e una riorganizzazione funzionale delle tratte, che tenga conto delle esigenze dei cittadini e che non gravi sugli sposamenti dei pendolari che ogni giorno sono costretti a confrontarsi con un servizio inadeguato.
Sottolineiamo questo aspetto perché il servizio sostitutivo messo a punto per sopperire alla mancanza temporanea di treni lungo la tratta Sibari-Crotone è del tutto inefficiente e offre servizi di trasporto alternativo su gomma ad orari improponibili (ve ne abbiamo parlato qui).
Ad oggi, pare che queste richieste siano ancora inascoltate. Nondimeno, ci sembra opportuno sollecitare le istituzioni e la politica affinché avanzino le giuste richieste a Trenitalia e Rfi in questa fase di arresto forzato. I lavori di ammodernamento potrebbero rappresentare un’occasione per richiedere tratte più efficienti e, magari, anche qualcosa di più.
Si parla spesso di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile e di quanto sia importante spingere la popolazione verso la predilezione del trasporto pubblico, ma un cittadino senza accesso ai servizi è un cittadino che non potrà mai compiere il primo passo verso abitudini sane e compatibili con i nuovi modelli proposti. Per chiedere un tale sforzo e un tale cambio di mentalità è necessario che le istituzioni si adoperino facendo il primo passo e garantendo i servizi essenziali. Per noi, oggi, una linea ferroviaria decente, con tratte che ci riconnettano “seriamente” con il resto della Calabria e dell’Italia, rientra fra le azioni inderogabili.