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L'Ospedale di Castrovillari sempre più affossato. Eppure la voglia di ripresa c'è

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CASTROVILLARI – Dopo la pausa estiva, l’Ospedale Spoke di Castrovillari parte a rilento e tra infiniti disagi, complice la mancanza di personale e le Unità operative chiuse.

Mancano infermieri, caposala e primari, tra pensionamenti e trasferimenti ad altre sedi.  Figure necessarie e fondamentali per far funzionare un presidio sanitario, “vitali” per la programmazione dei ricoveri e delle attività chirurgiche, e in assenza non resta che “chiudere”.

E poi le Unità operative chiuse – la città del Pollino non dimentica la promessa della riapertura dell’Ortopedia-Traumatologia -, mentre quelle esistenti – Pronto soccorso, Pneumologia, Neurologia, Chirurgia – procedono a rilento e solo grazie al coraggio e all’amore per il proprio lavoro da parte di tutti quei professionisti che, nonostante innumerevoli difficoltà, assicurano giornalmente ai cittadini i servizi essenziali.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.