8 ore fa:Mazza (CMG): «Prosopopea sibarita e inerzia crotoniate condannano l'Arco Jonico all'oblio»
5 ore fa:Referendum, parte l’appello di Corigliano-Rossano Pulita
2 ore fa:Arpacal pubblica il Report di balneazione 2025: da Cariati a Rocca Imperiale acque eccellenti
4 ore fa:Disperso in Sila: ritrovato un giovane di 32 anni
3 ore fa:Addio al maestro Longoni: il suo orizzonte mancherà al nostro glocal
2 ore fa:Ci hanno tolto pure l'acqua... ma dove vogliamo andare?
1 ora fa:Le Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Bari-Bitonto insieme in visita a Istanbul
6 ore fa:Dalla Regione 2,5 mln per riqualificare i centri storici di Rossano e Corigliano
7 ore fa:Costituzione e referendum nell'evento di Cgil, Unical e Anpi per gli 80 anni dalla liberazione del Nazifascismo
4 ore fa:Antonella Ruggiero super ospite nel borgo arbëreshë di Civita

A Sibari ha vinto la scommessa del connubio Vino-Calabria

1 minuti di lettura

CASSANO JONIO –  Il binomio Calabria-Vino ha vinto la scommessa e con esso la possibilità, per la nostra Regione, di sperimentare eventi di successo.

Si è conclusa ieri sera con grande partecipazione ed entusiasmo di pubblico l’esperienza del Vinitaly and the City- Calabria Wine tenutosi al Parco Archeologico di Sibari dal 30 agosto al 1° settembre. Tre giornate intense nelle quali la Calabria e i produttori hanno tirato fuori il meglio di sé per offrire ai visitatori un esperienza unica a metà strada tra la scoperta e il piacere dell’incontro.

L’impressione, superato l’ingresso, è di trovarsi altrove. Apparirà da provinciali ma vivere un evento del genere dalle nostre parti fa un certo effetto. Sarà per la sua eccezionalità, per l’organizzazione o per il forte impatto visivo dell’allestimento: nel varcare quella soglia si resta piacevolmente sorpresi e compiaciuti del risultato.

L’aria che si respira è distesa, l’approccio conviviale e professionale. Tra i visitatori tanti appassionati e curiosi. A spiccare, la massiccia presenza di giovani, a riprova della trasversalità dell’evento.

Vincente il connubio con il Parco archeologico che ha reso il tutto particolarmente suggestivo, contribuendo a favorire una narrazione secondo la quale il Vino è cultura e appartiene alle nostre radici. Raccontarlo, gustarlo e conoscerlo è fondamentale per comunicarlo con successo anche oltre i confini regionali.

Ed è proprio questo uno degli obiettivi sottesi: promuovere le etichette del territorio anche nel resto d’Italia e del mondo attraverso una formula vincente che abbina ai prodotti anche la storia, la cultura e i paesaggi del luogo, offrendo un’esperienza a 360 gradi. Un immagine bucolica ma contemporanea, romantica ma concreta della Calabria che può e sa fare meglio.

Per chi vive alle nostre latitudini occasioni del genere sono un’iniezione di speranza perché tracciano una strada e fanno intravedere un orizzonte. L’auspicio è che non resti un caso isolato ma apra davvero le porte ad un nuovo modello di promozione territoriale.

Insomma, un’intuizione vincente ma soprattutto un’opportunità per la nostra regione e per i suoi abitanti. Di fronte alla riuscita di manifestazione come il Vinitaly è importante che i calabresi prendano coscienza del fatto che è possibile ospitare e realizzare manifestazioni di successo. Non è necessario primeggiare sugli altri per emergere, basta saper fare bene offrendo un’immagine autentica e vera di una Calabria che, anche se nascosta, può emergere e lavorare per ridefinire se stessa.

fonte foto: meravigliedicalabria.it

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.