21 ore fa:Al via l'assistenza domiciliare nei comuni dell'Ambito di Cariati
3 minuti fa:Il circolo culturale Zanotti Bianco di Crosia chiude la rassegna "Viaggio nella Lettura"
16 ore fa:Dai roghi al Nuovo Ospedale alla continua mattanza della Statale 106
20 ore fa:Io non ci sto!
23 ore fa:Inaugurata la nuova casa comunale di San Demetrio Corone
38 minuti fa:Kiss Kiss Way conquista Schiavonea: notte di musica e partecipazione che rimarrà negli annali della città
9 ore fa:Brucia Amendolara, il fuoco minaccia le case. Il sindaco: «Situazione terribile»
22 ore fa:Continua la mattanza sulla strada della morte. La politica trovi 5,4 miliardi per la Rossano-Crotone
14 ore fa:Malore improvviso, muore un militare in addestramento a Castrovillari
1 ora fa:Un milione di grazie: la VI stagione dell'Eco in Diretta chiude con numeri da record

L'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità lancia la campagna “La prevenzione non va in vacanza”

1 minuti di lettura

COSENZA - L’arrivo dell’estate coincide con leggerezza e spensieratezza, fattori che possono far dimenticare piccoli gesti, semplici ma fondamentali, per una corretta prevenzione per gli occhi. Tante le occasioni in cui, durante il periodo estivo, si rischia di procurare danni alla nostra vista. Ecco perché anche quest’anno l'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (Iapb) sezione italiana ha deciso di riproporre la campagna “La prevenzione non va in vacanza” suggerendo semplici consigli per mantenere i nostri occhi in salute.

In che modo la luce solare può avere effetti negativi sugli occhi? 

Può abbagliare, con visione offuscata e lacrimazione. Non si deve mai fissare il sole. I raggi solari diretti possono danneggiare la macula (parte centrale della retina) in maniera permanente. Inoltre se si ha un’eccessiva presenza di radiazioni ultraviolette, si rischia un’infiammazione della retina (cheratite attinica) con forte dolore, bruciore e incapacità a tenere l’occhio aperto.

Sulla pelle metti la crema solare…e sugli occhi cosa metti?

La prima cosa da fare è usare un buon paio di occhiali da sole, che proteggono gli occhi come la crema solare fa con la pelle. Molto utile anche utilizzare un cappello con visiera, specie quando non si dispone o non si tollerano gli occhiali.

Proteggersi dal caldo eccessivo, oltre che dai raggi del sole - Le alte temperature possono causare disidratazione. Per questo è opportuno bere frequentemente e a piccoli sorsi. Gli occhi risentono molto di uno scarso apporto di acqua. Il caldo crea una maggiore evaporizzazione delle lacrime. Si hanno fastidi, come bruciore, sensazione di sabbia, fotofobia. Soprattutto chi soffre già di “occhio secco” deve avere a disposizione un collirio a base di lacrime artificiali. Inoltre, la disidratazione può accentuare la visione delle cosiddette “ragnatele” o “mosche volanti” (miodesopsie), specialmente quando si guarda il cielo.

Si possono utilizzare le lenti a contatto in spiaggia?

Con cautela. Il loro utilizzo in spiaggia può essere poco maneggevole: le lenti infatti vanno rimosse prima di fare il bagno e vanno indossate nuovamente con le mani pulite, facendo attenzione a non sporcarle con la sabbia. Se possibile, meglio gli occhiali quando si va in spiaggia. Altrimenti, si raccomanda l’utilizzo di lenti a contatto usa e getta, che possono essere tenute durante il bagno e gettate via appena usciti dall’acqua.

Il sole è vita e una giusta esposizione ai suoi raggi ha effetti positivi sulla salute. Invece, un’esposizione eccessiva senza opportuna protezione può dare fastidio al nostro corpo, in particolar modo alla pelle e agli occhi. Seguire pochi consigli per vacanze indimenticabili.

Fonte foto: gvmnet.it

 

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.