12 ore fa:Al Congresso Card di Rende riuniti i distretti: serve migliorare la qualità dei servizi
14 ore fa:Partono i cantieri del Crati, Straface: «Rispettati tempi e procedure. Simbolo di una Regione che agisce»
14 ore fa:Tarsia, via libera al progetto di messa in sicurezza della strada rurale di Acqua Cerase
13 ore fa:A San Basile nasce il progetto “BiblioHubs: spazi culturali di comunità”
15 ore fa:La Tarantella calabrese alla conquista dell'Australia
16 ore fa:A Rende un confronto tra i sindaci di centrosinistra «per costruire una nuova classe dirigente»
12 ore fa:Dal Brillia al cuore: per il popolo biancoazzurro il pallone torna a casa
11 ore fa:Sibaridea, nasce il laboratorio civico che vuole ridisegnare il futuro della Sibaritide
15 ore fa:Parisi attacca Von Der Leyen: «Pensa di parlare ai giovani e poi taglia la Pac. Non è credibile!»
11 ore fa:Co-Ro, 37enne con precedenti e senza patente tenta la fuga: denunciato e sequestrato il veicolo

Da terza a prima in un anno: l'Unical al vertice dei grandi atenei statali

1 minuti di lettura

RENDE – Grande primato per l’Università della Calabria che ottiene il primo posto nella classifica Censis delle Università italiane nel gruppo dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2.

Lo scorso anno l’ateneo calabrese, con un punteggio complessivo di 90,2, risultava terzo dopo Perugia e Pavia (che quest’anno hanno totalizzato rispettivamente 87,7 e 89,5). Quest’anno, con due punti in più rispetto al 2023, sfonda la classifica conquistando il gradino più alto del podio.

L’Unical conferma, inoltre, punteggi altissimi per servizi e borse di studio con due punteggi di 110 che la portano in alto nel ranking. Il voto riservato alle strutture è 86, mentre ottiene 94 per la comunicazione e i servizi digitali. Meno eccellenti l’internazionalizzazione che totalizza 78 punti e l’occupabilità dei laureati, solo 75.

L'analisi Censis riporta una crescita delle immatricolazioni nelle università del Sud Italia e delle Isole (+4,2%), mentre si registra un calo nel Centro (-3,6%) e nel Nord Ovest (-2,5%), aree geografiche che lo scorso anno avevano attirato un gran numero di studenti.

Tra gli indirizzi più richiesti troviamo ancora l’area sanitaria che si conferma la più attrattiva con un +7% di immatricolazioni, trainata da Medicina, a seguire Professioni Sanitarie e Farmacia. In crescita anche Scienze Motorie e Sportive (+5,5%) ed Educazione e Formazione (+5,9%).

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.