48 minuti fa:“Per futili motivi” con Carlotta Poietti chiude il 2025 del Pollino in Ribalta Festival
2 ore fa:Conclusa con successo la terza tappa del "Cammino della Responsabilità" di Cisl
28 minuti fa:Anffas celebra la "Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità"
2 ore fa:Rete dei Musei Diocesani di Calabria: un patto per crescere insieme
5 ore fa:Adeguamento progetto Polis ufficio postale di Vaccarizzo: chiuso dal 4 al 6 dicembre
4 ore fa:Pietrapaola, completato il restauro e la messa in sicurezza della cappella cimiteriale
3 ore fa:Natale a San Giorgio Albanese, tra mercatini e il gusto dell'Arberia che emoziona
1 ora fa:Eduscopio 2025, vola Castrovillari mentre arranca Corigliano-Rossano. Sorpresa Cassano Jonio
1 ora fa:FdI Rossano su vicenda Enel: «Stasi blinda l’incontro: esclusi sindacati, lavoratori e Regione»
4 ore fa:Nuova Statale 106, Stasi rilancia: «Servono formazione e lavoro per i nostri territori»

Da terza a prima in un anno: l'Unical al vertice dei grandi atenei statali

1 minuti di lettura

RENDE – Grande primato per l’Università della Calabria che ottiene il primo posto nella classifica Censis delle Università italiane nel gruppo dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2.

Lo scorso anno l’ateneo calabrese, con un punteggio complessivo di 90,2, risultava terzo dopo Perugia e Pavia (che quest’anno hanno totalizzato rispettivamente 87,7 e 89,5). Quest’anno, con due punti in più rispetto al 2023, sfonda la classifica conquistando il gradino più alto del podio.

L’Unical conferma, inoltre, punteggi altissimi per servizi e borse di studio con due punteggi di 110 che la portano in alto nel ranking. Il voto riservato alle strutture è 86, mentre ottiene 94 per la comunicazione e i servizi digitali. Meno eccellenti l’internazionalizzazione che totalizza 78 punti e l’occupabilità dei laureati, solo 75.

L'analisi Censis riporta una crescita delle immatricolazioni nelle università del Sud Italia e delle Isole (+4,2%), mentre si registra un calo nel Centro (-3,6%) e nel Nord Ovest (-2,5%), aree geografiche che lo scorso anno avevano attirato un gran numero di studenti.

Tra gli indirizzi più richiesti troviamo ancora l’area sanitaria che si conferma la più attrattiva con un +7% di immatricolazioni, trainata da Medicina, a seguire Professioni Sanitarie e Farmacia. In crescita anche Scienze Motorie e Sportive (+5,5%) ed Educazione e Formazione (+5,9%).

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.