4 ore fa:Santa Barbara, Vigili del Fuoco e Capitaneria insieme per celebrare la Patrona del Coraggio
3 ore fa:I bimbi di Magnolia riscoprono l'autunno attraverso «un percorso di apprendimento vivo»
5 ore fa:Amendolara, tutto pronto per la seconda edizione del Premio Nazionale "L'Albero della Vita" in memoria di Ilaria Gentile
2 ore fa:Dissesto idrogeologico, si accelera sui cantieri: consolidamento e sicurezza per Santa Chiara e Pigna
29 minuti fa:Corigliano Rossano e Fondazione Telethon insieme a Natale
3 ore fa:Tirocinanti, Incarnato (Psi) chiede garanzie sulle risorse finanziarie
59 minuti fa:Una città grandissima che ragiona... come un paesone
1 ora fa:Graziano: «Ospedali più sicuri e una sanità che cambia grazie al lavoro condiviso»
5 ore fa:Orsomarso incontra FdI Corigliano: focus su candidatura Unesco del Castello Ducale e sicurezza in città
2 ore fa:L'ultima tappa de "Il Cammino della Responsabilità" si terrà oggi a Cassano

Da terza a prima in un anno: l'Unical al vertice dei grandi atenei statali

1 minuti di lettura

RENDE – Grande primato per l’Università della Calabria che ottiene il primo posto nella classifica Censis delle Università italiane nel gruppo dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2.

Lo scorso anno l’ateneo calabrese, con un punteggio complessivo di 90,2, risultava terzo dopo Perugia e Pavia (che quest’anno hanno totalizzato rispettivamente 87,7 e 89,5). Quest’anno, con due punti in più rispetto al 2023, sfonda la classifica conquistando il gradino più alto del podio.

L’Unical conferma, inoltre, punteggi altissimi per servizi e borse di studio con due punteggi di 110 che la portano in alto nel ranking. Il voto riservato alle strutture è 86, mentre ottiene 94 per la comunicazione e i servizi digitali. Meno eccellenti l’internazionalizzazione che totalizza 78 punti e l’occupabilità dei laureati, solo 75.

L'analisi Censis riporta una crescita delle immatricolazioni nelle università del Sud Italia e delle Isole (+4,2%), mentre si registra un calo nel Centro (-3,6%) e nel Nord Ovest (-2,5%), aree geografiche che lo scorso anno avevano attirato un gran numero di studenti.

Tra gli indirizzi più richiesti troviamo ancora l’area sanitaria che si conferma la più attrattiva con un +7% di immatricolazioni, trainata da Medicina, a seguire Professioni Sanitarie e Farmacia. In crescita anche Scienze Motorie e Sportive (+5,5%) ed Educazione e Formazione (+5,9%).

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.