Oggi al Giannettasio un gruppo di ingegneri statunitensi apprenderà le tecniche del Day Express
La Cardiologia continua ad infrangere record. L'equipe della dirigente De Bonis sperimenta la nuova frontiera della telemedicina: una rete dedicata collegherà gli Ambulatori territoriali con il Reparto per diagnosi in tempo reale a distanza
CORIGLIANO-ROSSANO - Oggi parte, nel reparto di Cardiologia di Rossano e in anteprima mondiale, il progetto Day Express (Move date no patient). Un progetto talmente innovativo e all’avanguardia da suscitare l’interesse degli ingegneri americani che oggi saranno in visita all’ospedale Giannettasio per valutare e poi esportare l’idea oltreoceano.
«Una vera e propria rete – spiegano dall'Asp - che collega l’ospedale agli ambulatori dei medici di famiglia e/o con l’AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale). Non più accessi in ospedale ma negli ambulatori territoriali e presso i medici di famiglia grazie ad un filo diretto che li collegherà direttamente con l’ospedale. L’Asp di Cosenza, in linea con le nuove direttive nazionali che prevedono lo sviluppo e l’implementazione di strumenti informatici che consentano di integrare i servizi ospedalieri e potenziare la diagnostica delle reti territoriali, ha avviato un progetto che propone una soluzione innovativa di integrazione tra l’ospedale di Rossano e le strutture assistenziali territoriali».
Ad annunciarlo è il direttore generale Antonello Graziano, che ha spiegato come il servizio di telecardiologia, riconosciuto come eccellenza mondiale dagli esperti del settore, si stia evolvendo per garantire risposte non solo in emergenza, ma anche ai fini assistenziali e di monitoraggio clinico.
«In questa prima fase - ha spiegato il nuovo direttore della struttura complessa di cardiologia dell’ospedale Giannettasio, dr.ssa Silvana De Bonis - è stato creato un collegamento diretto tra i nostri ambulatori e l’AFT di Rossano, che consentirà ai medici di medicina generale di interrogare un dispositivo cardiaco impiantabile, come ad esempio un defibrillatore o un pacemaker, in qualsiasi momento in modalità remota. Questa tecnologia innovativa, consentirà non solo di monitorare lo stato del dispositivo da un punto di vista tecnico ma anche i pazienti dal punto di vista clinico, riducendo così possibili eventi avversi. Il fatto poi che la casa costruttrice abbia scelto la cardiologia di Rossano per l’avvio di questo progetto, ci riempie di orgoglio e gratifica il nostro lavoro»,
«Una tecnologia limitata solo all’ambito ospedaliero - spiega il dr. Bisignani, direttore dell’unita operativa di Castrovillari - è già stata utilizzata in via sperimentale durante il periodo della pandemia, quando i pazienti portatori di dispositivi impiantabili, per ridurre il pericolo di contagio, venivano gestiti in remoto tra Rossano e Castrovillari. Questo è un ulteriore passo in avanti, una tecnologia ancora più evoluta per garantire un servizio sempre più di prossimità al nostro territorio».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’ingegnere Antonio Capristo, direttore dell’area tecnica dell’Asp di Cosenza: «La presenza dei tecnici americani, continua Capristo - dimostra che quanto stiamo facendo sulla strada dell’innovazione tecnologica e del digitale sta portando i frutti auspicati».
«Quella di oggi è una buona notizia per la sanità della nostra Asp - conclude il direttore Graziano - perché in alcuni settori stiamo creando modelli da imitare ed esportare e sono fiducioso perché abbiamo idee, grandi professionisti e risorse tecnologiche all’avanguardia».