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Da Co-Ro al Kosovo, 25 anni dopo la tragedia... restano le cicatrici

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CORIGLIANO-ROSSANO - Giusto venticinque addietro si consumava la tragedia etnica nei Balcani conseguenza, da un lato, della dissoluzione della Jugoslavia di Tito e, dall’altro, dalla persistenza di ideologie nazionalistiche. Gli albanesi del Kosovo furono una delle vittime della violenza serba che perpetrò tutta una serie di massacri e di violenze finalizzati alla “pulizia etnica” della regione.

Perchè tutto avesse fine, fu necessario, come ricordiamo, l’intervento armato della NATO che bombardò le posizioni serbe costringendole alla resa.

Venticinque anni possono essere tanti, ma non nei Balcani dove le ferite e le cicatrici della storia necessitano di secoli per rimarginarsi e giammai del tutto.

Basti tornare al 28 giugno 1989 quando il presidente serbo Milošević pronunciò un'orazione a circa un milione di serbi, convenuti da tutta la Jugoslavia, proprio nella “piana dei Merli” a fianco dell’odierna Pristina. In quella occasione Milošević richiamò l’evento storico della famosa battaglia della Piana dei Merli, del 28 giugno 1389, e al suo significato simbolico per incitare il popolo serbo a combattere nuove battaglie. Quel discorso incendiario innescò le fiamme che sconvolsero tutti Balcani.

Il club “Magna Grecia Off-Road” di Corigliano-Rossano non poteva dunque mancare l’appuntamento con la storia. Il tour 2024 ha come destinazione principe il “Parco Nazionale Bjeshket e Nemuna” in Kosovo, ed anche la “piana dei merli” a porgere un gesto di memoria, di fratellanza ed amicizia al popolo kosovaro.

Al centro dell’attività sociale del Magna Grecia Off-Road vi è sempre e comunque una attività umanitaria a vantaggio dei più sfortunati, dei più deboli. Quest’anno l’attività umanitaria prevede la dazione diretta a vantaggio di bambini appartenenti a quattro comunità rurali del nord Albania che afferiscono alla parrocchia di Vukël, un centro rurale alle pendici delle Alpi albanesi.

Il primo impegno istituzionale, per così dire, non appena giunti sulla sponda albanese del mediterraneo, sarà quello di recarsi a portare il materiale raccolto dai soci del club, grazie anche la generosità della “Caritas Diocesana Rossano – Cariati” ed al “Banco Alimentare”. Questa attività umanitaria è quella che motiva il viaggio e lo sostiene di un significato ed una gioia assolutamente particolare.

Adempiuto l’appagante dovere ha inizio il tour fra le Alpi albanesi che toccherà le più incredibili località, attraverso sentieri e tratturi davvero quasi inesplorati. Saremo a Vermosh, internazionalmente famosa per la sua strada tortuosa; Thethi, la località di montagna più di tendenza degli ultimi anni, a scoprire le meraviglie della natura come “l’occhio blu” ed il fiume Shala; ci fermeremo nella elegante Scutari, con la sua aria internazionale; attraverseremo il lago di Koman con una “immersione” assoluta in panorami nordici; guadagneremo infine le montagne del Parco Nazionale Bjeshket e Nemuna (Montagne Maledette), in Kosovo.

Una magnifica catena montuosa che fa da confine ad Albania, Kosovo e Montenegro, con picchi ben oltre i 2400 slm, che sempre più è al centro dell’interesse turistico internazionale. Concluderemo il tour con una serata cittadina a Pristina, la città più “giovane” d’Europa. Una città che sempre più si apre al Mondo con la sua vivacità culturale, la sua energia e la sua voglia di vivere.

Non è la prima volta che il “Magna Grecia Off–Road” percorre i sentieri del Kosovo ma è la prima volta che lo fa da quando il Kosovo stesso ha ottenuto il voto favorevole, da parte del Parlamento della Comunità Europea, al suo ingresso nella Comunità Europea. Il tour 2024 ha anche un profondo significato simbolico nel rappresentare il viaggio di ricongiungimento, sotto la bandiera stellata della UE, del popolo kosovaro con gli altri popoli europei nella fraternità, nella pace e con il desiderio di costruire, insieme, un futuro migliore.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.