«Scene da Far West a Corigliano-Rossano, serve la risposta forte, immediata, delle istituzioni»
Il coordinatore regionale di Alleanza Verdi Sinistra: «Anche la società civile, i partiti, la politica, le parti sociali devono fare la loro parte, fornendo segnali univoci e inequivocabili contro queste degenerazioni»

CORIGLIANO-ROSSANO - «Mentre le nostre città sembrano tornate ai tempi del Far West, con incendi, risse e spaccio di droga ormai all'ordine del giorno, il ministro Crosetto e il suo governo sognano di aumentare la spesa militare al 5% del Prodotto interno lordo. Una follia, considerando che l'Italia sta crollando sotto il peso delle disuguaglianze e del disagio sociale». È quanto dichiara il portavoce di Europa Verde/AVS, Giuseppe Campana.
«Il governo annuncia potenziamento e sicurezza, ma nella realtà gli atti malavitosi aumentano. Secondo le stime, l'Italia potrebbe arrivare a spendere oltre 100 miliardi di euro all'anno in spese militari entro il 2035. Una cifra spaventosa, soprattutto se si considera che milioni di italiani stanno lottando con una sanità pubblica al collasso, scuole in condizioni precarie, salari stagnanti e vandalismo diffuso. Nel 2025, la spesa militare italiana toccherà un nuovo record storico, con oltre 32 miliardi di euro e un aumento del 60% rispetto a dieci anni fa. E non basta ancora? Il governo continua a parlare solo di riarmo – avanza Campana – mentre le città italiane bruciano e si cerca di scaricare la colpa sui sindaci, anziché affrontare i problemi reali del Paese».
«Tra questi certamente la sicurezza. Perché di sicurezza necessita la città di Corigliano Rossano, dopo i fatti accaduti nell'ultimo weekend: risse, atti incendiari, addirittura sparatorie tra gang. E mentre la Meloni riarma lo Stato, però, lascia sguarniti i territori, a cui dà i contentini come le dieci unità in più, ma solo nel periodo estivo, al commissario di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, elevato recentemente a Distretto».
«Dopo quegli episodi di inaudita violenza serve una presa di posizione ferrea, ferma dello Stato, un segnale delle istituzioni preposte, perché i nostri ragazzi hanno tutto il diritto di vivere la loro gioventù in tranquillità senza rischiare di essere colpiti da una pistolettata mentre si divertono. La città non deve piombare nella paura. Non viviamo nel Far West, e le istituzioni non possono e devono più permettere che accadano scene come quelle che si sono registrate a Corigliano Rossano nelle ultime due notti», prosegue il portavoce regionale di AVS.
«Anche la società civile, i partiti, la politica, le parti sociali, però, devono fare la loro parte, fornendo segnali univoci e inequivocabili contro queste degenerazioni ed evitare di distorcere fatti e narrazioni, con goffi tentativi di addossare colpe e responsabilità su altri. È tempo che Corigliano Rossano reagisca, insieme, e chiaramente. E che lo Stato faccia lo Stato – conclude Giuseppe Campana – ed elevi non solo sulla carta i presidi delle forze dell'ordine in un territorio in cui ha lasciato una voragine con la soppressione del tribunale».