La nuova programmazione ospedaliera assegna 451 posti letto alla Calabria del nord-est
Ecco la distribuzione, ospedale per ospedale. Il giallo di Trebisacce che, nonostante l'attivazione della sala operatoria continua a rimanere ospedale di zona disagiata. Per il nuovo ospedale della Sibaritide previsti, invece, 334 posti letto
CORIGLIANO-ROSSANO – La dotazione programmata per gli ospedali della Calabria del nord-est (gli spoke di Corigliano-Rossano e Castrovillari e i presidi di Acri, Cariati e Trebisacce) è di 451 posti letto sui 684 assegnati all’intera area di competenza dell’Asp di Cosenza. È questo quanto riporta la relazione al decreto con il quale il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha adottato l’aggiornamento del piano della rete ospedaliera recependo le indicazioni del ministero della Salute, piano i cui contenuti sono consultabili nei documenti e nelle tabelle allegati alla fine di questo articolo.
«Con la riorganizzazione dell’offerta i Posti Letto per Acuti per mille abitanti sono pari a 2,82 rispetto ad uno standard per popolazione “pesata” corretta per mobilità pari a 2,78 (Dm 70/2015 – Circolare Ministeriale, febbraio 2016). Tale incremento è finalizzato al programma di recupero della mobilità che sarà a regime entro il 2026».
Nel nuovo piano vengono confermati anche i nuovi posti letto in divenire del costruendo nuovo ospedale della Sibaritide, fissati a 334, che, di fatto, aumenteranno la quota dei posti letto per mille abitanti che nella Sibaritide-Pollino continua a rimanere ancora sottodimensionata rispetto al resto della regione, atteso che proprio in questo spazio territoriale non esiste sanità privata. La stessa che, invece, in altre zone della Calabria supplisce alla carenza del servizio pubblico.
Ecco come sono suddivisi, quindi, i posti letto per aree e singoli presidi.
La rete degli spoke
L’ospedale “Ferrari” di Castrovillari, secondo il Piano Occhiuto che ricalca il DCA 64/2016, ha una dotazione ospedaliera di 158 posti letto (18 Chirurgia, 13 Ortopedia; 8 di Emergenza/Urgenza; 10 per il Nido, 15 Ostetricia e Ginecologia, 10 Pediatria; 16 Cardiologia,18 Medicina generale, 10 Neurologia, 8 Psichiatria, 15 Emodialisi, 5 Pneumologia; 20 Riabilitazione; 2 Terapia Intensiva, 8 Terapia intensiva pneumologica, 7 Unità coronarica) in degenza ordinaria ai quali si sommano 19 posti in Day Surgery e 21 posti in Day Hospital.
Più capacità, invece, per gli ospedali “Giannettasio” e “Compagna” di Corigliano-Rossano che avranno una dotazione complessiva in degenza ordinaria di 232 posti letto (155 a Rossano e 77 a Corigliano). Saranno così suddivisi: 25 Chirurgia generale (Rossano), 18 Ortopedia e Traumatologia (Rossano), 10 Urologia (Rossano); 15 Emergenza/Urgenza Pronto Soccorso (Rossano); 10 al Nido (Corigliano), 20 Ostetricia e Ginecologia (Corigliano), 15 Pediatria (Corigliano); 14 Cardiologia (Rossano), 33 Medicina generale (Corigliano), 8 Nefrologia (Rossano), 13 Neurologia (Corigliano), 16 Psichiatria (Corigliano), 20 Emodialisi (Rossano), 8 Oncologia (Rossano); 20 Riabilitazione (Rossano); 4 Terapia intensiva (Rossano), 6 Terapia intensiva pneumologica (Rossano), 7 Unità coronarica (Rossano). A questi vanno ad aggiungersi 17 posti in Day Surgery e 14 posti in Day Hospital per un totale programmato di 263 posti letto.
Entrambe gli ospedali spoke di Castrovillari e Corigliano-Rossano vengono individuati come Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di primo livello che fanno capo e riferimento, dunque, all’ospedale HUB Annunziata di Cosenza (DEA Secondo Livello). A proposito, ancora in questa ennesima riprogrammazione dell’offerta sanitaria ospedaliera, pur venendo inserita la previsione del Nuovo ospedale della Sibaritide, non c’è alcuna indicazione sulla sua operatività. Non si sa, dunque, se sarà connotato come Spoke oppure come Hub.
La rete degli ospedali territoriali
I presidi “Beato Angelo” di Acri, “Cosentino” di Cariati e “Chidichimo” di Trebisacce vengono inseriti tutti e tre nella rete ospedaliera, sancendone di fatto la riapertura dopo oltre dieci anni dalla loro soppressione. Rimangono, però, tutti e tre individuati come ospedali di zona disagiata. E qui, nel caso del nosocomio dell’Alto Jonio, emergerebbe un’anomalia bella e buona, dal momento che pur venendogli riconosciuti 14 posti di Chirurgia generale e quindi l’attività delle sale operatorie, il “Chidichimo” non ha ancora la connotazione di Ospedale Generale, come pure hanno sancito ben tre sentenze del Consiglio di Stato. Una svista che probabilmente sarà rimediata con la rielaborazione del nuovo Atto Aziendale che dovrà elaborare l’Azienda Sanitaria di Cosenza.
Intanto sui tre ospedali minori vengono ridistribuiti 71 posti. Il presidio “Beato Angelo”, che andrà a completare l’offerta sanitaria dello spoke di Corigliano-Rossano, avrà 18 posti di Medicina generale e 15 posti di Emodialisi oltre a 6 posti in Day Surgery e 2 posti in Day Hospital.
Quasi simile l’assetto per il “Cosentino” di Cariati che avrà la medesima conformazione di Acri con 20 post di Medicina generale e 15 di Emodialisi ma con 6 posti in Day Surgery in area medica e 8 posti in Day Hospital in area chirurgica.
Discorso diverso, dicevamo, per Trebisacce che sembra avere una strutturazione più complessa. Innanzitutto il “Chidichimo” darà continuità territoriale ai servizi offerti dallo spoke di Castrovillari e per questo, probabilmente, anche una maggiore capacità di manovra. Qui sono previsti 12 posti letto in Chirurgia generale, 21 posti in Medicina generale e 15 posti di Emodialisi per un totale di 33 posti letto ai quali vanno ad aggiungersi anche 6 posti in Day Surgery in area medica e 8 posti in Day Hospital in area chirurgica.
Questo l’assetto ospedaliero previsto da Occhiuto per la Calabria del nord-est. C’è da aspettarsi, ora, la conferma degli indirizzi nel prossimo Atto Aziendale dell’Asp e – cosa non affatto secondaria – la dotazione organica di medici. Il cui numero continua a rimanere esiguo per dare risposta all’utenza.