Piano industriale Porto, partita concertazione: oggi vertice tra Occhiuto, Stasi e Agostinelli
All'incontro voluto dai sindacati, strategico il ruolo del Governatore: «Presto un tavolo regionale su banchina crocieristica e sulle condizioni della marineria». Per Stasi nessuna pregiudiziale all'investimento Baker Hughes

CATANZARO - Dopo una specifica richiesta emersa nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati, nella giornata di oggi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha organizzato una videocall in merito alla vicenda dell’insediamento della multinazionale Baker Hughes nel Comune di Corigliano-Rossano, alla quale hanno preso parte il segretario regionale e quello provinciale della Cgil, Angelo Sposato e Giuseppe Guido, il segretario regionale e quello provinciale della Cisl, Tonino Russo e Giuseppe Lavia, il segretario provinciale della Uil (intervenuto anche in rappresentanza del suo segretario regionale Santo Biondo), Paolo Cretella, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione, Rosario Varì.
È stato deciso - si legge nella nota diramata dall'Ufficio stampa della Presidenza della Giunta regionale condivisa con il sindaco Stasi, il presidente Agostinelli e i sindacati - che si aprirà un tavolo tra la Regione Calabria e il Comune di Corigliano-Rossano in merito alla realizzazione della banchina crocieristica ed a come migliorare la condizione della marineria nel Porto, e che l’Autorità di Sistema Portuale invierà nella giornata di domani al Comune calabrese il piano regolatore portuale al fine di consentire agli uffici tecnici di esprimere il parere urbanistico necessario per l’insediamento di Baker Hughes.
Il sindaco Flavio Stasi ha confermato come l'amministrazione non abbia alcuna pregiudiziale nei confronti di questo investimento, sottolineando l’importanza della concertazione tra tutti gli attori coinvolti al fine di concretizzare al più presto questa opportunità e consentire uno sviluppo generale ed integrato del Porto.
Insomma, è partita la tanto attesa fase di concertazione che tanto si attendeva attorno alle sorti del Porto (e di cui parlavamo proprio stamattina) per tracciare e disegnare le nuove leve dello sviluppo della Calabria del nord-est, partendo proprio da una infrastruttura che da 50 anni è ferma e senza prospettiva.