Mi vuoi sposare? Se la proposta arriva in mongolfiera sui cieli della Piana di Sibari
In un anno 15 richieste di matrimonio in volo, ma c’è anche chi nonostante lo stupore ha risposto “no”. In vista in Sila un raduno internazionale

La libertà ha la forma di una mongolfiera, ingovernabile e colorata, sospinta dalle correnti: una romantica lenta discesa o una repentina risalita, una rotta disegnata nella mente che il vento si diverte a sabotare cambiando direzione. È l’ombra del pallone sui campi di grano, dondolando nel cesto di vimini che sovrasta i monti della Sila o gli agrumeti della Piana di Sibari.
«La prima volta che ho volato in mongolfiera sono rimasta incantata. Ammutolita dalla bellezza del panorama, con quell’incredibile sensazione di leggerezza. Estasiata dal paesaggio che scorreva lentamente intorno e in cui mi sembrava di galleggiare. Da quel giorno non ho più smesso di desiderare di volare ogni volta che posso». Milena e suo marito Aldo condividono da anni una passione che nel tempo è diventata anche un lavoro. «Sfruttando un bando della Regione Calabria che proponeva attività alternative per i gestori di agriturismi, nel 2007 abbiamo deciso di acquistare una mongolfiera – racconta Milena Ceraudo -. Solo dopo abbiamo realizzato che anche per il volo vincolato, quello in cui il cesto è ancorato al terreno, bisognava avere il brevetto di pilota d’aereo. È così che abbiamo scoperto questo mondo».