Passaggio a livello di Thurio, si brancola nel buio e i camion finiscono nelle scarpate
Oggi ennesimo incidente, per fortuna senza conseguenze, lungo la strada che mette in connessione la SS106 con la SS106 bis. L'attraversamento ferroviario rimane chiuso e cittadini e imprenditori lamentano carenza di segnalazione

CORIGLIANO-ROSSANO - «Possibile che nessuno abbia pensato di mettere un cartello di divieto d'accesso per evitare che i mezzi arrivino davanti al passaggio a livello e debbano poi voltarsi?» È l'interrogativo che si pone Mario Oliveto, imprenditore agricolo, e con lui tutti i cittadini di Thurio e Ministalla che ormai tutti i giorni, da quel maledetto 28 novembre in cui si consumò la tragedia ferroviaria, registrano puntualmente disagi a ridosso dei due lati del passaggio a livello e si avvicendano nel prestare soccorso a quanti, camionisti soprattutto, restano impantanati e finiscono nelle cunette lungo le strade secondarie.
Praticamente, lungo le strade degli agrumeti più rigogliosi della Piana di Sibari si va alla cieca, a tentoni, all'avventura. E i malcapitati autisti, spesso alla guida di autotreni con rimorchio, inconsapevoli di quello che gli prospettano, arrivano a ridosso del passaggio ferroviario e devono voltarsi. «Perché - segnalano i cittadini - da lì non si passa e non c'è nemmeno un cartello che segnali l'interruzione della strada». Ricordiamo, infatti, che fino ad oggi il PL di Thurio è rimasto chiuso per il sequestro imposto dalla Procura di Castrovillari al fine di chiudere le indagini sull'incidente ferroviario.
Resta il fatto che, anche qualora venisse riaperto il passaggio ferroviario, quel tratto rimane altamente pericoloso per il transito dei mezzi pesanti. Inoltre, la Strada Provinciale 173, quella che collega le direttrici nazionali, non è transitabile dai mezzi pesanti perché il sottopasso ferroviario lungo l'arteria non è transitabile dai mezzi pesanti perché troppo basso.
Insomma, una situazione senza via d'uscita. O forse risolvibile se si adeguassero le infrastrutture esistenti, con la soppressione - in primis - del passaggio a livello d thurio e la creazione di un sottopasso accessibile da tutti i mezzi. Il caso paradossale è che quelle strade, che sono le stesse che fanno viaggiare (è un parolone!) l'economia agrumicola della Piana di Sibari, in altre parti del mondo sarebbero state autostrade. Proprio per l'importanza strategica che rivestono. Qui, invece, fanno il pari con una mulattiera. Che vergogna!