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Piragineti sul piede di guerra contro il dimensionamento scolastico: si fa largo un sospetto

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CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo le proteste e le manifestazioni dei giorni scorsi contro il Piano di dimensionamento scolastico redatto dalla Provincia, le comunità scolastiche hanno deciso di organizzarsi istituendo dei tavoli di confronto con i rappresentanti politici per cercare di capire quali sono state le motivazioni e i criteri alla base di tali scelte che hanno penalizzato alcune aree geografiche e favorito altre, a dispetto delle linee guida previste dal provvedimento.

Tra le realtà scolastiche maggiormente colpite dal Piano c’è sicuramente il plesso di Piragineti, che secondo il nuovo provvedimento dovrebbe afferire a due istituti comprensivi differenti (ne abbiamo parlato qui).

Per questo motivo, i genitori degli alunni hanno organizzato un dibattito sul tema che si è svolto ieri nei locali dell’Istituto alla presenza del sindaco Flavio Stasi, della dirigente scolastica Tiziana Cerbino, della deputata del M5s Elisa Scutellà, del consigliere provinciale Salvatore Tavernise, del consigliere comunale Cesare Sapia e del parroco don Mosè Cariati. Assenti molti rappresentanti regionali e provinciali che avrebbero potuto rispondere con cognizione alle domande dell’uditorio poiché direttamente coinvolti nei processi decisionali e di revisione del Piano in questione.

Ad introdurre il dibattito il parroco don Mosé che ha rimarcato il ruolo nevralgico della periferia di Piragineti, luogo baricentrico tra le due realtà urbane di Rossano e Corigliano.

Ha preso poi la parola la dirigente Cerbino. «La scuola – ha affermato –, come istituzione, non può subire ulteriori tagli. Siamo responsabili della formazione e dobbiamo offrire qualità ai nostri bambini e ragazzi. La misura è colma, aspettiamo nella speranza che questa decisione rispetto ai tagli operati possa in qualche modo risolversi. Sappiamo che il Piano è stato mandato in Regione e che quest’ultima dovrà esprimersi entro il 30 dicembre. Decisione questa che, ribadiamo, è ingiusta per tutta Corigliano-Rossano ma nello specifico per Piragineti. I dirigenti, poi, che operano in realtà così composite, devono essere messi in condizione di poter gestire tutti i plessi. Con una scuola divisa, il dirigente non può gestire l'edificio né in termini di sicurezza né di vigilanza. I genitori sono arrabbiati e io con loro. Ci auguriamo che si possa correggere il tiro».

A seguire, è intervenuto il Sindaco Flavio Stasi (stasera ospite dell'Eco in Diretta) che ha precisato: «Il provvedimento viene da Roma e rientra nella spending review, la Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica. La provincia poi lo declina sul territorio. Il Presidente della giunta regionale – prosegue - mi ha fatto intendere una certa apertura, forse perché hanno capito che nel nostro territorio sono state operate incongruenze e ingiustizie. La Regione, a questo punto, dovrà decidere se il Piano rispetta le linee o meno e noi speriamo che ciò avvenga con obiettività e che venga corretto a vantaggio anche del nostro comune. Corigliano-Rossano rientra in una fascia di criticità medio alta che non è stata affatto considerata e che prevedeva una deroga. Al contrario, il parametro pare sia stato letto in maniera inversa, penalizzando il territorio. Non credo che la Provincia affronterà il problema ma la Regione dovrà farlo necessariamente. Per ora ci auguriamo che le interlocuzioni istituzionali bastino a raggiungere l’obiettivo di revisione, dopodiché, se non dovesse essere sufficiente, ricorreremo alle vie legali facendo ricorso al Tar».

Poi ha aggiunto il Sindaco: «La presenza istituzionale maggiore ai tavoli organizzati dai Poli Liceali, sono sincero, non mi piace. Non vorrei che la linea perseguita sia quella dell'autonomia ai soli Licei».

A sostenere la battaglia dei genitori, anche i termini di costanza e forza, è stata la deputata Scutellà che si è complimentata con la comunità scolastica per l’atteggiamento tenace che ha assunto in questi giorni. «Uno Stato – precisa - non può tagliare su scuola, sanità e giustizia. Questo produrrà un abbassamento della qualità dell’istruzione e a Corigliano-Rossano il taglio è stato davvero drastico. Sicuramente – aggiunge –, se questo non dovesse bastare, si potrà fare ricorso al Tar ma credo che la forza della presenza e della lotta possano fare la differenza perché se non si attenziona in maniera puntuale il problema, il caso non verrà messo in risalto. Cerchiamo di fare rumore».

A confermare la reticenza della Provincia a discutere sul tema è stato il consigliere Provinciale Tavernise che dopo aver sostenuto le posizioni degli intervenuti ha aggiunto: «Venerdì ho saputo che c'era una lettera in cui erano riportate alcune revisioni. Ho fatto richiesta formale per cercare di capire gli indirizzi ma né la presidente né i funzionari me l’hanno fatta pervenire».

Ha concluso gli interventi il consigliere comunale Sapia che ha auspicato ad una risoluzione immediata del problema confidando nel potere delle interlocuzioni istituzionali.

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.