Carrello tricolore, nella Sibaritide sono pochissimi i punti vendita aderenti e iniziativa ancora al palo
I commercianti sono ancora in attesa del logo da esporre e delle locandine illustrative. Dove arriva la volontà manca l'organizzazione. Sibaritide maglia nera per adesione al progetto anti-inflazione
CORIGLIANO-ROSSANO – Nella Sibaritide parte malissimo, anzi non parte proprio, il carrello tricolore. Sono pochissimi gli esercizi commerciali che hanno aderito al trimestre anti inflazione che vede il blocco dei prezzi di alcuni beni di prima necessità dal primo ottobre al 31 dicembre. In più, senza direttive chiare e materiale illustrativo, anche i negozianti di buona volontà sono ancora al palo e non hanno messo in pratica l’iniziativa di scala nazionale.
Si conta qualche supermercato, più virtuose invece le farmacie. Ma, dati alla mano grazie agli elenchi degli esercizi aderenti pubblicati sul sito del Governo e non solo, sono piccola cosa rispetto ai numeri registrati in tutte le altre città italiane. Scendendo un po' nel dettaglio possiamo dire che a Corigliano Rossano sono 14 i supermercati che in questi tre mesi hanno deciso di bloccare il prezzo di alcuni alimenti base. Ricordiamo che nell’elenco sono presenti pane, pasta, farina, zucchero, uova ma anche prodotti per l’igiene della persona. Le farmacie che hanno aderito sono invece 13. A paragoni fatti, andiamo meglio a medicine che non a spesa da mettere in dispensa.
La terza città della Calabria sembra non credere all’iniziativa. Senza dover andare troppo lontano basta spostarci di poco e arrivare a Catanzaro. Qui, i punti vendita della grande distribuzione che partecipano al trimestre dei prezzi bloccati sono 32, mentre le farmacie raggiungono quota 11. Considerando che lo scarto di popolazione è di circa 20 mila abitanti in più per Catanzaro, quest’ultima ci batte a mani basse. Castrovillari, con i suoi 22mila abitanti, può contare invece su 4 supermercati aderenti all’iniziativa e 3 farmacie.
Quattro supermercati anche per Cassano allo Jonio e una farmacia. Villapiana fa registrare due supermercati. Ne conta 18 invece il capoluogo di provincia: Cosenza.
Ma in casa nostra, oltre ai numeri poco incoraggianti, c’è anche il fattore confusione. Il carrello tricolore doveva partire già da ieri, ma ancora oggi i commercianti non hanno ricevuto né le locandine da affiggere né tantomeno il logo da mettere in bella vista per far capire che in quel punto vendita si attua l’iniziativa. Non esiste un elenco dettagliato dei prodotti specifici del carrello tricolore. Ciascun operatore aderente potrà concorrere alla lotta all’inflazione scegliendo liberamente gli articoli che saranno oggetto di promozioni anti-inflazione, purché siano beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo.
Tuttavia dovevamo essere pronti già da ieri ma forse non lo saremo neppure domani. «I clienti ci chiedono quali siano i prodotti e quali i prezzi. Noi non sappiamo che rispondere – ci dicono in molti -. Proveremo a chiamare domani e a sollecitare per avere il materiale e per capirne di più». La solita commedia all’italiana fondata sull’incomprensione che se al cinema strappa una risata nella realtà, e nell’economia delle famiglie, provoca amarezza e indignazione.
La Tabella degli esercenti della Sibaritide-Pollino che aderiscono al "Trimestre Anti-Inflazione"