Sibari-Taranto-Milano un treno veloce con un'utenza potenziale dai numeri impressionanti
Una rivoluzione per la Calabria del nord-est: sarebbe il primo collegamento diretto con Bari dove lavorano stabilmente centinaia di pendolari jonici. Irrompe Domenico Mazza (CMG): «La Regione si faccia carico di questo progetto»
CORIGLIANO-ROSSANO – Sibari-Taranto-Milano, il treno veloce dalla Calabria alla Lombardia via adriatica non è solo una suggestione. La proposta di prolungare la coppia di treni Frecciarossa (TI 8807 e TI 8820) con capolinea a Taranto fino alla stazione sibarita, non è solo una suggestione. Così come nel caso del Frecciarossa Sibari-Bolzano, anche in questo caso sarebbero i numeri e le esigenze del territorio a prevalere.
In questo momento tra la Calabria e Bari non esiste alcun collegamento ferroviario diretto. Eppure gli interscambi quotidiani di pendolari tra l’una e l’altra regione, compresa anche la Basilicata, sono altissimi. Soprattutto per quanto riguarda l’utenza della Calabria jonica. Ci sono centinaia di persone che ogni giorno percorrono le strade joniche verso il capoluogo pugliese. E sono tutti pendolari che lavorano nell’ambito della scuola, della giustizia e dei servizi che utilizzano l’auto quando, invece, potrebbero godere di un ottimo e più comodo servizio ferroviario.
Ma non è solo questo. Il servizio di collegamento veloce da Sibari verso nord (e viceversa) lungo la dorsale adriatica aprirebbe opportunità per un’altra grande fetta d’utenza che dalla Calabria si muove da e verso tutte le principali città che sorgono sul versante orientale del Paese e che ad oggi sono praticamente irraggiungibili via treno.
A riguardo, è intervenuto Domenico Mazza, del Comitato Magna Graecia, che sulla proposta di prolungamento a Sibari del Taranto-Milano era già intervenuto due anni fa, ribadendo la necessità di un nuovo treno veloce da e verso la Sibaritide.
«Credo – dice Mazza - sia innegabile asserire che l'area dell'Arco Jonico sconti un ritardo siderale rispetto a qualsivoglia altro sparuto angolo del territorio italiano. Tuttavia esisterebbe la possibilità (qualora ci fosse la volontà) di portare un servizio ferroviario a mercato, sostanzialmente, a saldo zero».
«Naturalmente l'idea – precisa il rappresentante del Comitato Magna Graecia che da anni si batte per la grande provincia jonica - richiederebbe un impegno economico da parte della Regione Calabria affinché si possa coprire, in via sperimentale, la tratta Sibari-Metaponto-Taranto. Un'operazione di tale portata è stata già sperimentata con il servizio Frecciargento Sibari-Bolzano. Dapprima con la copertura della tratta Napoli-Sibari e, successivamente, la sola tratta Paola-Sibari. A distanza di circa 4 anni, la scommessa Frecciargento Sibari-Bolzano (nel frattempo diventato frecciarossa) si è dimostrata vincente. Oltretutto, a partire dal prossimo anno, il servizio dovrebbe essere a mercato per l'intero tragitto del treno».
Ed è proprio Mazza che sottolinea la “popolarità” dei treni come opzione principale dell’utenza, quando questi, ovviamente, vengono attivati. «È la lettura dei confortanti dati giornalieri di riempimento del vettore che lo dicono», ricorda. E poi aggiunge:«La Calabria, pertanto, non dovrebbe più intervenire con sovvenzioni economiche che suffraghino il mantenimento della corsa a partire dal capolinea Sibari. Basterebbe traslare, quindi, la sovvenzione economica regionale da un servizio all'altro e, sostanzialmente, senza ulteriori aggravi di spesa, si doterebbe l'area jonica di un nuovo servizio a mercato diretto nel Capoluogo lombardo».
È solo e unicamente una questione di volontà. Di cui deve farsi carico la politica e, quindi, le Istituzioni del territorio.