La guida 50 Top Pizza inserisce la pizzeria coriglianese "Trecentogradi" tra le Pizzerie Eccellenti italiane
Nella categoria anche la pizzeria di Acri, il Vadolì ed una di Trebisacce, Da Lucrezia. La guida ha premiato la pizza, che deve essere innanzitutto buona e digeribile, il servizio, l’ambiente, l’attesa, il vino, la birra e il beverage

CORIGLIANO-ROSSANO - Come ogni anno è arrivata puntuale la classifica delle migliori pizzerie d’Italia stilata dalla prestigiosa guida 50 Top Pizza. Come sempre le insegne sono divise in Pizzerie Top (le prime 50), Grandi Pizzerie (dalla posizione 51 alla 100), Pizzerie Eccellenti, tra le 350 pizzerie italiane (circa), considerate eccellenti e consigliate dalla stessa guida. Viene premiata la pizza, che deve essere innanzitutto buona e digeribile, il servizio, l’ambiente, l’attesa, il vino, la birra e il beverage.
Sono due le pizzerie calabresi inserite nella classifica di 50 Top Pizza Italia 2023, che raccoglie le 100 Migliori Pizzerie d’Italia. Si tratta di BOB Alchimia a Spicchi di Montepaone Lido (Cz) e Pizzarè di Rizziconi (Rc) che sono posizionate al diciottesimo posto e all’ottantaseiesimo posto della classifica. BOB Alchimia a Spicchi ha conquistato anche il premio Performance dell’Anno 2023 – Robo Award. Nella categoria Pizzerie Eccellenti, la guida ha inserito anche la pizzeria Trecentogradi di Corigliano-Rossano (area urbana Corigliano), una pizzeria di Acri, il Vadolì ed una di Trebisacce, Da Lucrezia.
Trecentogradi
Buon assortimento di pizze in teglia – si legge nella recensione pubblicata dalla stessa guida – che spicca dal bancone, un mosaico di gusti che rispecchiano la stagionalità e riprendono alcuni must del ricettario calabrese. Non mancano la creatività e la sperimentazione. Il repertorio di Trecentogradi continua a puntare sulle pizze al padellino, le nuvole di pane che rendono questa pizzeria oramai una tappa consolidata per gli appassionati del genere. I topping vedono protagoniste le materie prime di pregio locali e di altri territori italiani. L’offerta si completa con le pizze tonde, che si ispirano allo stile della Napoletana Verace, e con la Pala Romana.
Vadolì
Fabiano Pansini è un astro nascente dello scenario calabrese – si legge nella recensione pubblicata dalla stessa guida. Ha messo in piedi una delle realtà più interessanti, insieme ai soci, in termini di stile e modalità di racconto. Vadolì ruota attorno alla Calabria a partire dalla farina, di tipo 1, che ottiene collaborando con un mulino a pochi chilometri da Acri. L’impasto a lunga maturazione, con cui realizza anche squisite fresine omaggiando la tradizione, merita l’assaggio a solo, vale il viaggio. Fabiano si muove con rigore nella selezione dei prodotti, dimostra grande capacità culinaria. Sul fronte birra, Vadolì firma la propria. Buona la carta dei vini, spiccano giovani produttori locali di vino naturale.
Da Lucrezia
Sulla costa dell’alto Ionio cosentino, Da Lucrezia continua ad essere uno dei templi della pizza territoriale – si legge nella recensione pubblicata dalla stessa guida. Il tema della tradizione ittica rimane il filo conduttore. Il pescato locale trionfa. Sempre alta la qualità della pizza preparata da Giovanni Leonetti, coadiuvato dallo chef patron Giuseppe Gatto, dall’impasto a lunga lievitazione fino allo studio dei condimenti. Questi riprendono il repertorio delle ricette della memoria, cucinati secondo lo stile impeccabile del ristorante, meta per tutti gli appassionati della cucina di mare. Ben curata e ampia la cantina, orientata principalmente sul racconto delle realtà calabresi. Molto attento e cortese il servizio.
(Fonte foto identità golose)