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Ginecologia, in bilico tra attività e chiusura intanto registra record di parti

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CORIGLIANO-ROSSANO – Sottorganico, in bilico tra l’attività e la chiusura, eppure prolifico. Il punto nascita di Corigliano Rossano, nel corso di quest’anno ancora in essere, ha fatto registrare già un numero di parti nettamente superiore rispetto al 2022. Hanno scelto di far nascere i propri figli nella città unica non solo i residenti, ma anche quelli di tutto il bacino dei comuni più o meno limitrofi. Scelgono di partorire da noi anche le mamme di Castrovillari pur avendo nel loro comune il punto nascite.

«Non posso certo intestarmi il merito di questo incremento - ha commentato il primario di Ginecologia, Bruno Tucci, nominato direttore di reparto ad aprile -. La scelta dell’ospedale in cui partorire - spiega - si fa a monte, ovvero circa nove mesi prima quando si scopre di essere incinta. Questo significa che la squadra capitanata dal dott Gaetano Gigli, di cui hanno fatto parte anche Campana e Gismondo, è stata un team efficiente che ha saputo offrire assistenza, qualità e sicurezza alle donne che hanno scelto di partorire al “Giannettasio”. Per vedere i frutti dell’operato di Tucci – sottolinea – occorre guardare i dati tra sei mesi».

Al di là del dato numerico, l’incremento dei parti conferma come il nostro punto nascite sia un importante riferimento per il territorio e che, come tale, deve essere difeso con le unghie e con i denti.

«Di punto in bianco – ha ricordato Tucci – Ginecologia si è trovata con 7 unità in meno. Tra fine carriera, prepensionamenti e malattie, non sapevamo più come coprire i turni. C’è da dire anche – aggiunge il neo primario – che tutti i bandi di concorso sono andati deserti. Anche volendo, è stato quasi impossibile recuperare personale».

Poco più di due settimane fa le cronache parlavano chiaramente di uno stop dei ricoveri e della concreta minaccia di chiusura del reparto. Ora che siamo in estate e nel calderone delle problematiche entra con prepotenza anche il tema ferie, qual è la situazione?

«Non ci dovrebbero essere problemi - rassicura Tucci -. Intanto tutti i turni di luglio sono stati coperti, e l’intenzione è quella di garantire il servizio tutta l’estate e oltre. L’attuale direzione sanitaria ha già ampiamente dimostrato la volontà di tenere aperti i reparti e mai di chiudere. Ginecologia è, e deve continuare ad esserlo, un caposaldo per le donne del territorio e per le future mamme».

 

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare