Sposato (Cgil) preoccupato per l'isolamento di Longobucco: «Si velocizzi messa in sicurezza e ricostruzione»
«Servono misure straordinarie, c'è molta esasperazione, si valuti la possibilità, se necessario, di far intervenire a supporto anche il genio militare, come già avvenuto sul ponte Allaro»
LONGOBUCCO - Il segretario regionale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, esprime la sua preoccupazione riguardo all'isolamento della comunità longobucchese a seguito del crollo del viadotto.
«Siamo molto preoccupati - afferma in una nota pubblica - per i ritardi che si stanno accumulando per la riapertura del tratto stradale di Longobucco, dopo la caduta del ponte. Il territorio è completamente isolato e rischia il totale abbandono se non si velocizzano le procedure di messa in sicurezza e di ricostruzione».
«I cittadini, gli amministratori di Longobucco e dell'intero territorio del basso Jonio e della Sila - prosegue - stanno avendo enormi disagi per svolgere le normali attività quotidiane di vita e lavoro. Il governo nazionale, la regione e la provincia si assumano per intero la responsabilità degli interventi immediati».
Poi conclude: «Servono misure straordinarie, c'è molta esasperazione, si valuti la possibilità, se necessario, di far intervenire a supporto anche il genio militare, come già avvenuto sul ponte Allaro».