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Roncalli-Levi, storia di un amore disperato: l’una non cede aule all’altra… e il Comune paga!

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CORIGLIANO-ROSSANO – Da circa due anni e, a questo punto non si sa ancora per chissà quanto altro tempo, il comune di Corigliano-Rossano paga una retta di 24mila euro annui per spedire gli studenti della scuola media “Carlo Levi” a studiare in un plesso distaccato. Questo avviene da quando l’Amministrazione comunale, con risolutezza e determinazione, decise di sventare le aule dello stesso istituto creandole di più grandi e di prenderne in affitto altre nello stabile dei Giuseppini del Murialdo, per consentire ai ragazzi di continuare a frequentare la scuola anche durante la Pandemia. Ora che l’emergenza sanitaria è passata e che le regole straordinarie sono decadute, Corigliano-Rossano si ritrova con una scuola con aule gigantesche e una popolazione studentesca altrettanto ampio. Nulla di straordinario se non fosse che in due anni nessuno, né il Comune tantomeno l’istituzione scolastica, ha pensato di ripristinare lo stato dei luoghi oppure di prendere in considerazioni soluzioni alternative che non fosse solo quella di spendere bei soldini per noleggiare altri spasi.

Soluzione alternativa che c’è ed è praticabile, in quanto nello stesso stabile convivono da 40 anni due scuole medie che per anni, in una sana competizione, sono sempre state il fiore all’occhiello dell’istruzione nell’allora città di Rossano: la Roncalli e, appunto, la Levi. Succede che negli ultimi anni l’istituto “Roncalli” ha subito una fisiologica flessione degli iscritti tanto che dal prossimo anno scolastico – per quanto si evince dai prospetti dell’organico provinciale – la Levi avrà 24 classi e la Roncalli giusto la metà, con proporzioni ed esigenze di spazi da dedicare alle aule diametralmente opposte.

Da due anni, proprio la Levi (soprattutto i genitori) chiede alla Roncalli di poter condividere degli spazi così che i ragazzi e i docenti non siano costretti a fare la spola tra il plesso centrale e quello in affitto, gravato – tra l’altro – da una allucinante turnazione delle aule. Di questa vicenda ne abbiamo parlato più volte in passato, con la speranza di sensibilizzare (inutilmente) le istituzioni cittadine. Che pur di “non spogliare un santo per vestirne un altro”, in attesa dei lavori di ampliamento dell’intero plesso, annunciati dall’Esecutivo civico ma di cui ancora non si vede ombra, preferisce continuare a pagare l’affitto di un altro edificio.

È stato così per l’anno scolastico appena conclusosi e continuerà questo andazzo anche per il prossimo se non verranno assunti dei provvedimenti stringenti.

Ne torniamo a parlare oggi perché qualche giorno fa proprio il Consiglio d’Istituto ha deliberato una ennesima richiesta d’aiuto ai cugini-gemelli della Roncalli nella speranza di poter avere, questa volta, un feedback positivo. Deliberazione che la dirigente dell’Istituto, Celestina d’Alessandro, ha trasmesso al sindaco Stasi e all’Amministrazione comunale con una missiva. Chiediamo - si legge nella lettera – che, predisponendo adeguato protocollo d’intesa, siano ceduti in prestito 4 aule dell’ultimo piano della Roncalli, facilmente raggiungibili dal plesso Levi (separazione con parete divisoria facilmente eliminabile). Si fa presente – prosegue la D’Alessandro - che, all’epoca della divisione delle due scuole - anno 1988- sia la Levi che la Roncalli ospitavano 8 corsi completi (pari a 24 classi). Per il prossimo anno alla Levi le classi funzionanti saranno 24, alla Roncalli 12, tanto si evince dai prospetti dell’organico provinciale».

Saranno accolte, questa volta, le istanze della scuola oppure i contribuenti di Corigliano-Rossano continueranno a pagare canoni di locazione per locali di cui si potrebbe fare a meno se solo ci fosse un minimo di concertazione?  

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.