Da oggi Corigliano-Rossano è una città più normale: diritti per il mondo della sclerosi multipla
Stamattina all’Hotel San Luca l’Amministrazione comunale ha sottoscritto la Carta dei Diritti delle persone affette da questa malattia invalidante. De Luca: «Tanta gente vive nell’ombra» Alboresi: «Ci serva a creare maggiore consapevolezza»
CORIGLIANO-ROSSANO – Da oggi Corigliano-Rossano è davvero una città più normale. Una città dove devono e possono trovare ancora spazio i diritti di tutti quei cittadini che vivono con dignità e silenzio la loro malattia. Stamani, infatti, all’Hotel San Luca è stata sottoscritta la Carta dei Diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, loro familiari e cargiver. Un raggio di sole. Un atto importante, non solo perché impegna l’Amministrazione comunale ad assumere un impegno forte nei confronti di tantissime persone che vivono le sofferenze di questo mondo ma anche perché apre le porte ad un’azione di sensibilizzazione e supporto duratura e concreta che l’Associazione italiana Sclerosi multipla metterà in campo a Corigliano-Rossano e sul resto del territorio.
«Siamo qui oggi per rilanciare l’attività dell’Aism nella Sibaritide e di farlo nel pieno delle nostre forze e di una volontà costante nel garantire supporto a quanti vivono il mondo della disabilità da sclerosi multipla». Sono, queste, le parole con cui Maria De Luca, presidente di Aism Cosenza, ha introdotto l’importante cerimoniale di stamattina.
«Siamo qui – ha aggiunto – per rivendicare un diritto fondamentale delle persone con sclerosi multipla e delle loro famiglie: il diritto a vivere la propria vita, i propri sogni, andando oltre la malattia, sempre aspirando ad un mondo libero, oggi e domani, dalla condizione che vivono».
Ed sono state proprio queste persone che stamattina gremivano la sala del San Luca ad ispirare la Carta dei Diritti che guida il percorso dell’Agenda della sclerosi multipla e delle patologie correlate. Quali sono i diritti che rivendicano questi concittadini? Semplicemente la normalità: la salute per vivere bene; la ricerca per sviluppare nuove frontiere di cura; l’autodeterminazione per essere liberi nelle scelte; l’inclusione per avere pari dignità; il lavoro per non sentirsi inferiori a nessuno; educazione e formazione per sentirsi parte integrante e attiva della società; semplificazione per non essere oppressi dalla burocrazia; innovazione per poter rimanere al passo con i tempi; la partecipazione attiva nei processi decisionali; informazione e comunicazione per essere parte attiva nel delicato ed essenziale processo di consapevolezza.
E proprio di consapevolezza ha parlato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Corigliano-Rossano che stamani ha sottoscritto la Carta dei Diritti per nome e per conte del sindaco Stasi e dell’Amministrazione comunale. «La sottoscrizione di questa Carta dei Diritti – ha detto l’assessore Alboresi - è un passaggio molto significativo perché si tratta di uno strumento attraverso il quale si può finalmente prendere consapevolezza della malattia e dei diritti dei pazienti affetti da sclerosi multipla, mettendo in atto e progettando azioni e strategie in grado di garantire loro condizioni di vita sempre più vicine alla normalità. Un passo in più – ha concluso - nella direzione faro di questa Città che vuole essere sempre più inclusiva e proiettata verso l’integrazione vera delle persone fragili e affette da qualsiasi forma di disabilità».
Ma quello di stamattina è stato anche un momento intenso per presentare il grande lavoro che il servizio sanitario regionale, in forma integrata tra apparato pubblico e privato, mette in campo per far fronte alle esigenze dei cittadini affetti da sclerosi multipla. Sono numeri importanti e sicuramente non leggeri quelli che ha illustrato il dottore Ivan Iero, direttore dell’unità operativa complessa di Neurologia e responsabile del centro sclerosi multipla dell’ospedale spoke di Corigliano-Rossano. Il primario ha tracciato un’analitica panoramica della diffusione della malattia sul territorio della Sibaritide e si è soffermato su la nuova frontiera delle cure che, poi, rappresentano il vero elemento che muove la complessa macchina sociale e della solidarietà. «L’obiettivo finale – ha sottolineato il dottore Iero – è quello non solo di garantire una sempre maggiore qualità della vita ai pazienti affetti da Sm ma lavorare nella ricerca per arrivare a una cura definitiva di questa patologia». Sulla stessa linea anche gli interventi del medico fisiatra dell’Anmi Siss Giuseppa Stillisano, e di Roberta Cipriano, medico in formazione specialistica in medicina fisica e riabilitazione dell’Università di Bari. Interessante, infine, anche l’intervento del direttore provinciale Inas-Cisl Cosenza, mimmo Renne, che si è soffermato sugli aspetti contributivi e pensionistici per le persone affette da sclerosi multipla.
Insomma, quella di oggi è stata una mattinata di speranza nel segno della lotta per la salute e i diritti. Perché, parafrasando una chiosa della dottoressa Stillisano, «l'unica battaglia che nn puoi vincere è quella che non combatti».