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A Corigliano si attraversano torrenti per andare a scuola o addirittura in ospedale. Il caso del Vrangella e del Gennarito

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CORIGLIANO-ROSSANO - La recente tragedia di Colagnati ha reso di drammatica attualità gli attraversamenti, il più delle volte, forzati dei letti dei torrenti quanto questi costituiscono l’unica “strada” di collegamento per tanti nuclei familiari che vivono nel nostro territorio. Ed è quanto mai opportuno che l’Eco dello Jonio dedichi l’attenzione dovuta alla vicenda. Discorso diverso è quello che riguarda il territorio di Corigliano. In contrada Cedonia e contrada Santa Domenica - ci segnalano tanti cittadini - tutti i giorni si verifica che decine e decine di auto percorrono la strada che costeggia località Insiti, attraversando il letto del torrente Vrangella prima e il torrente Gennarito dopo.

Spesso tanti automobilisti per portare i bambini a scuola, oppure per portare congiunti presso l’ospedale “Guido Compagna”, provenienti da località Fabrizio, per evitare il traffico della Statale 106 e della provinciale attraversano i letti di questi torrenti. Tutto ciò - ci fanno notare - è una pericolosa sottovalutazione del pericolo. Ma nel mentre quello che accade per il torrente Colagnati è una sorta di “necessità” l’attraversamento del torrente, perché non esistono vie alternative per raggiungere le abitazioni, nel caso di cui ci stiamo occupando, non è così. Ci spieghiamo meglio.

Il pericoloso attraversamento che viene fatto ogni giorno dei torrenti Vrangella e Gennarito, non è una necessità, perché esistono percorsi alternativi. Quindi non è giustificato quanto posto in essere da automobilisti che mettono a repentaglio la propria vita e quella dei passeggeri, solo “per evitare il traffico”. Ecco perché coloro che ci hanno segnalato tutto ciò, sostengono che bisognerebbe intervenire: o si impedisce definitivamente l’attraversamento oppure si realizzino le opere necessarie affinchè il percorso venga messo in sicurezza.

È necessario sottolineare come questo attraversamento è in uso da decenni, quindi tutte le amministrazioni che si sono succedute almeno negli ultimi 50 anni non hanno mai preso in esame seriamente il problema. Ed è per questo che facciamo nostra la segnalazione di questi cittadini, i quali hanno voluto lanciare l’allarme affinché si evitino tragedie annunciate come quelle del Colagnati o di Lamezia Terme, dove anni fa, madre e figlio vennero travolti dalla piena del torrente che stavano attraversando in macchina.

Altra questione che ci viene segnalata è quella che nella zona di attraversamento insistono delle discariche a cielo aperto. È opportuno quindi prendere una decisione in merito, anche perché quell’attraversamento è l’unica strada interna che potrebbe collegare la zona di Insiti (nuovo ospedale) e lo Scalo di Corigliano. L’augurio è che l’attuale amministrazione Stasi avvii gli opportuni sopralluoghi per verificare se intervenire oppure no. È chiaro, comunque, che non si può e non si deve perdere altro tempo, prima che sia troppo tardi.  

 

Giacinto De Pasquale
Autore: Giacinto De Pasquale

Classe 1958, ha profondo rispetto per il lettore, da qui il motto “prima la notizia e poi il resto”. Giornalista dal 2002. È dal lontano 1976 che inizia a scrivere sul “Giornale di Calabria” di Pietro Ardenti. Inizialmente si occupa solo di cronache sportive. Sempre dal 1976 con “Radio Libera Corigliano” e poi con varie emittenti quali TLC, Video Erre e TeleA1 Corigliano. Nel corso degli anni si occupa anche di cronaca nera, politica e culturale. Ha collaborato con Gazzetta dello Sport, Gazzetta del Sud e Il Quotidiano della Calabria. È direttore della prestigiosa rivista culturale “Il Serratore” e gestisce il blog ilcoriglianese.it. Nel 2014 è nella redazione fondante de “L’Eco dello Jonio”. Oggi ritorna con l’entusiasmo di chi sa che fare informazione in questa nostra terra di Calabria è difficile, ma grazie all’Eco dello Jonio tornerà a raccontare in maniera sincera quello che accade, per contribuire alla crescita sociale e culturale di questo nostro fantastico territorio