9 ore fa:Tentato furto in un’abitazione a Schiavonea: rintracciato e arrestato dai Carabinieri
12 ore fa:Proposte e priorità per il rilancio di Marina di Sibari
10 ore fa:Salute, a Pietrapaola si potranno effettuare i prelievi ematici nel centro storico
7 ore fa:Castrovillari, il cinema internazionale accende l’I-Fest 2025
8 ore fa:Paura a Thurio, TIR in fiamme sulla Statale 106
14 ore fa:Gli scout Alto Jonio a sostegno della missione internazionale “Flotilla”
7 ore fa:In 5 anni è sparito un paese: dal 2019 ad oggi il nord-est perde più di 7mila giovani elettori
13 ore fa:A Cosenza un incontro su Indro Montanelli: il giornalista e il conservatore
11 ore fa:Il rugby internazionale torna in Calabria: Cosenza ospiterà la partita Italia vs Irlanda
13 ore fa:Il Circolo di FdI di Co-Ro esprime piena solidarietà a Giorgia Meloni per gli attacchi subiti

Dopo 22 anni di attesa, all'ospedale di Cariati è arrivata la nuova Tac

1 minuti di lettura

CARIATI – All’ospedale di Cariati è arrivata la tac. Ci sono voluti 22 anni di attesa – la stavano aspettando dal 2001 – ma finalmente la tomografia assiale computerizzata fa il suo ingresso nel nosocomio della cittadina. Di ultimissima generazione e all’avanguardia, dovrebbe entrare in funzione già a fine mese, tempo di terminare gli ultimi dettagli tecnici e di fare il collaudo.

Segnali di ripresa che dimostrano a pieno titolo la volontà di questa governance e del commissario Antonello Graziano di investire su una struttura periferica rispetto alla centrale Cosenza e di garantire ai cittadini un livello di assistenza soddisfacente. Se infatti l’ospedale di Cariati è ancora formalmente chiuso e le prestazioni sono ridotte ai minimi termini, il futuro si prospetta ben diverso.

La radiologia, oltre che sull’ingresso della tac appena arrivata, potrà contare su un mammografo ed ecografi nuovi. Prevista anche la riattivazione del pronto soccorso. L’ospedale di Cariati si appresta dunque a vivere una seconda rinascita, tenendo sempre presente la sua natura di spoke destinato all’accoglienza e alle cure di base.

La nuova tac, grazie alle tecnologie di cui da tempo gode la nostra rete ospedaliera, potrà essere messa a servizio della telemedicina e dunque generare anche diagnosi a distanza. Il macchinario infatti sarà gestito da tecnici, ma la lettura potrà essere tranquillamente effettuata da specialisti che si trovano in  altri ospedali del territorio.

 

 

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare