1 ora fa:Laghi incontra i ragazzi di San Lorenzo del Vallo per parlare di Ambiente
16 minuti fa:L’oro verde di Calabria premiato al concorso nazionale Ercole Olivario
1 ora fa:Debito sanitario calabrese, Bevacqua (PD): «Non si può perdere altro tempo»
2 ore fa:«Grave violazione del diritto alla salute e al giusto processo per gli invalidi civili al Tribunale di Castrovillari»
4 ore fa:Lega Bocchigliero dà il via alla campagna tesseramenti 2023
1 ora fa:Trebisacce punta su “Turismo delle Radici” e aderisce a due progetti per raggiungere l’obiettivo
57 minuti fa:L'Albania e la Calabria sono sempre più vicine: il Presidente della Repubblica Begaj incontra l'Arberia
37 minuti fa:Cariati, stanziati 190 mila euro per la gestione dei servizi di assistenza ad ultra 65enni
2 ore fa:Sicurezza informatica, una priorità per le piccole e medie imprese
2 ore fa:Risorse idriche, per Molinaro in Calabria possiamo arrivare ad invasare oltre il 35% dell'acqua piovana

Dopo 22 anni di attesa, all'ospedale di Cariati è arrivata la nuova Tac

1 minuti di lettura

CARIATI – All’ospedale di Cariati è arrivata la tac. Ci sono voluti 22 anni di attesa – la stavano aspettando dal 2001 – ma finalmente la tomografia assiale computerizzata fa il suo ingresso nel nosocomio della cittadina. Di ultimissima generazione e all’avanguardia, dovrebbe entrare in funzione già a fine mese, tempo di terminare gli ultimi dettagli tecnici e di fare il collaudo.

Segnali di ripresa che dimostrano a pieno titolo la volontà di questa governance e del commissario Antonello Graziano di investire su una struttura periferica rispetto alla centrale Cosenza e di garantire ai cittadini un livello di assistenza soddisfacente. Se infatti l’ospedale di Cariati è ancora formalmente chiuso e le prestazioni sono ridotte ai minimi termini, il futuro si prospetta ben diverso.

La radiologia, oltre che sull’ingresso della tac appena arrivata, potrà contare su un mammografo ed ecografi nuovi. Prevista anche la riattivazione del pronto soccorso. L’ospedale di Cariati si appresta dunque a vivere una seconda rinascita, tenendo sempre presente la sua natura di spoke destinato all’accoglienza e alle cure di base.

La nuova tac, grazie alle tecnologie di cui da tempo gode la nostra rete ospedaliera, potrà essere messa a servizio della telemedicina e dunque generare anche diagnosi a distanza. Il macchinario infatti sarà gestito da tecnici, ma la lettura potrà essere tranquillamente effettuata da specialisti che si trovano in  altri ospedali del territorio.

 

 

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare