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Insiti e quell’idea di creare nel cuore della città un polo sanitario d’eccellenza

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CORIGLIANO-ROSSANO – Insiti, è chiaro, non potrà avere la mera ed esclusiva ambizione di diventare il central park della grande Corigliano-Rossano. Non può essere solo questo per la strategicità che quella zona riveste nelle dinamiche urbanistiche e territoriali della città. Una zona, al centro geografico del comune unico, è ovvio, che può (e a nostro avviso, deve) rappresentare il punto focale per erogare servizi. Al momento, però, sappiamo che nelle intenzioni dell’Esecutivo Stasi, soprattutto dopo l’approvazione del tanto discusso Statuto Comunale, non c’è la volontà di realizzare ad Insiti quello che dovrebbe essere il Centro Direzionale della città. L’idea di una cittadella degli uffici, che pure era prevista nella legge regionale istitutiva del nuovo comune fuso, non piace al primo cittadino e alla maggioranza di governo.

Insiti però, dicevamo, non può rimanere così. Per ovvie ragioni e questioni. Una su tutte quella legata alla vertenza legale in atto sulla struttura dell’ex centro sportivo polivalente. Dopo l’importante vittoria giudiziaria conseguita dal Comune di Corigliano-Rossano che si è ritrovato ad avere in mano una storica sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari che ha negato la prescrizione acquisitiva dell’immobile ad un privato che la occupa da anni, ora bisognerà capire cosa fare di quella struttura, dal momento che – appunto – il tanto discusso Centro Direzionale non sarebbe realizzabile anche con giustificazioni alquanto risibili («spostare gli uffici a Insiti significherebbe svuotare i centri storici e sancire il loro abbandono»).

Cosa fare di quella struttura affinché da periferica che era un tempo, si è ritrovata ad essere il centro della Città? Ripristinarla come centro sportivo? Insediare altre attività? Raderla al suolo? Ancora non si sa.

Avanza, però, un’altra idea, un’altra ipotesi che sarebbe direttamente connessa all’altra grande opera che sta nascendo in quell’area: il grande ospedale della Sibaritide.

E se il centro polifunzionale di Insiti venisse riconvertito in una struttura sanitaria riabilitativa pubblica? Una di quelle che nel territorio e in Calabria scarseggiano e che potrebbe essere attrattore di una utenza vastissima. L’idea è fantasiosa, ma nemmeno più di tanto, considerato che in quegli spazi ancora oggi occupati da un’azienda agricola ci sono piscine, palestre e tutti quei potenziali strumenti che potrebbero ritornare utili all’esigenza di un centro riabilitativo a due passi da un ospedale.

Non solo. Questa idea, tra l’altro, potrebbe aprire le porte ad un’altra prospettiva ancora più grandiosa e lungimirante quella di insediare, proprio ad Insiti, un polo sanitario d’avanguardia, con una serie di interventi e insediamenti strutturali per la cura, la riabilitazione, la prevenzione e soprattutto per l’emergenza-urgenza. Considerato che proprio a due passi da quell’area dovrebbe transitare la nuova e futuribile statale 106 a 4 corsie.

Ovviamente, al momento si tratta solo di fantasie. Anche perché, soprattutto alle latitudini di Corigliano-Rossano, l’abisso che passa tra il dire e il fare è considerevole. Da sempre!   

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.