10 ore fa:Co-Ro Pulita replica a Lucisano: «È il momento di fare scudo contro la criminalità»
8 ore fa:Assestamento bilancio regionale, Pappaterra: «Scelta che penalizza precari e senza visione»
6 ore fa:Entro fine mese due medici di base andranno in pensione: preoccupati i cittadini di Cassano Jonio
8 ore fa:Unical ai vertici della ricerca internazionale: 74 docenti nel ranking di Stanford University
9 ore fa:«Solidarietà usata come arma? Si è perso il senso della responsabilità»
6 ore fa:Amarelli caso nazionale di strategia e passaggio generazionale
10 ore fa:Alta Velocità e ferrovia Jonica, per Scutellà (M5s) la «Lega racconta una storia diversa dalla realtà»
7 ore fa:Campotenese, a novembre torna l'appuntamento "Tartufi e Funghi del Pollino"
7 ore fa:Terzo Megalotto SS 106 Jonica: il Prefetto Rosa Maria Padovano fa visita al cantiere Webuild
9 ore fa:Dibattito sull'educazione alimentare al Majorana: «No a ogm, carne sintetica e allevamenti intensivi»

«La sentenza di ieri non fa altro che ristabilire la normalità». Co-Ro "festeggia" il ritorno di Insiti

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Faremo chiarezza su tutto». Così il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che stamani ha incontrato la stampa in Comune per parlare di uno dei risultati più importanti raggiunti dal capoluogo jonico dall'inizio dell'avventura post-fusione: la città ritorna (o meglio, ritornerà una volta completata la liturgia giudiziaria) in possesso del centro polivalente di Insiti. Un complesso immobiliare "spalmato" su quei tre ettari di terreno che rappresentano il centro geografico della neapolis della Sibaritide. Gongola Stasi e lo fa a ragion veduta. Per oltre 20 anni quell'area è rimasta in mano a un privato che ne aveva avviato le pratiche di usucapione. Oggi, con una «sentenza chiara, inequivocabile e dettagliatamente articolata» il Tribunale diu Castrovillari ha rigettato quell'istanza. E il bene dovrà ritornare in possesso della comunità coriglianorossanese. In che modo, in che tempi e - soprattutto - a quali condizioni ancora nessuno lo sa. Perché la vicenda non è affatto chiusa.

E a spiegare al meglio la storia è stato proprio il primo cittadino, utilizzando una sempre verde metafora calcistica. «Oggi ci stiamo giocando la finale di ritorno. All'andata avevamo perso 3-0 (forse anche con il sospetto che qualcuno della nostra squadra sia venduto la partita!), adesso siamo a metà del secondo tempo e siamo sul risultato di 4-3 per noi». Metafore, dicevamo, che però la dicono tutta sul carico di «omissioni», di «documenti spariti» e di pastette compiute all'ombra della struttura di Insiti. Quella che proprio un tempo, nei magnifici anni '80, era nata per unire già a loro Corigliano e Rossano nel segno dello sport.

«Pensate - ha ricordato Stasi - che in passato ci siamo trovati in condizioni paradossali nelle quali il comune veniva intimato a "non disturbare" l'occupante». Per non parlare, poi, degli atti introvabili che in corso di vertenza sono spariti, lasciando la difesa del comune sguarnita. Tutto nel solo interesse del privato utilizzatore dell'immobile che di fatto diventa una comparsa nella selva di responsabilità politiche e amministrative che, a questo punto, si infittiscono e che prima o poi dovranno avere un nome e un cognome.

«Faremo chiarezza su tutto» ha ribadito il sindaco. «Oggi diamo un segnale politico chiaro per la città anche in ottica di fusione. Su questa vicenda - ha aggiunto il primo cittadino - abbiamo raccolto due eredità l'una opposta all'altra: l'inerzia da parte di chi ci ha preceduti e l'attenzione della città nei confronti della struttura. Oggi vince la città, vincono i cittadini e la sentenza di ieri non fa altro che ristabilire la normalità».

Ad assistere, anche giuridicamente il primo cittadino in conferenza stampa c'erano anche la presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo, e l'assessore al ramo, Mauro Mitidieri. Entrambi avvocati ed entrambi profondi conoscitori della lunga vertenza Insiti.

È toccato a Mitidieri il compito di illustrare il pronunciamento del Tribunale di Castrovillari. «Il Tribunale di Castrovillari - ha detto Mitidieri - ha posto fine a questo primo grado procedimentale. Il Giudice ha di fatto rigettato la domanda di usucapione a termine di una vicenda processuale lunga, assurda e complessa. In passato - ha ricordato - c'era stata una pronunciazione non favorevole da parte del Consiglio di Stato ma il tentativo maldestro di strappare un bene alla comunità è stato sventato». Mitidieri, poi, entra nel cuore del dispositivo a firma del giudice Spina: «È una sentenza - ha sottolineato - molto ben motivata e questo ci rende fiduciosi per il futuro, perché il magistrato fa capire benissimo nel testo della sentenza che la richiesta di usucapione è infondata».

Marinella Grillo, invece, ha posto l'inciso sul ruolo forte giocato dall'ente comunale in questi ultimi anni. «Siamo stati in bilico. Si è arrivati al risultato perché abbiamo avuto un atteggiamento pressante. Siamo arrivati alle udienze - ha incalzato ancora la presidente del Consiglio comunale - facendo capire che c'era un'attenzione da parte della città. Ci siamo confrontati quotidianamente e il gioco di squadra ha avuto così un riconoscimento».

Adesso, quindi, restano le ferite di Insiti. Che andranno rimarginate. Dicevamo dell'interesse palesato dall'Amministrazione comunale nel voler andare a individuare le responsabilità (con tanto di nomi e cognomi) che ci sono state in questa vicenda ma anche a capire ora lo stato dei luoghi.

In che condizioni verrà lasciato quell'immobile? Ed è anche questo un dettaglio non di poco conto sul quale il sindaco Stasi ha promesso - anche in questo caso - chiarezza. «Certo - ha sottolineato - dovremo accedere il prima possibile nella struttura per capire cosa c'è e cosa non c'è dentro. E sarà premura del Comune avviare un piano di caratterizzazione dell'area per capirne la qualità e la sussistenza».

Insomma, oggi si chiude solo un capitolo della vertenza di Insiti, a favore della comunità di Corigliano-Rossano. Ma la partita non è ancora finita.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.