Il progetto Polis di Poste Italiane «non unifica l’Italia. Ok i servizi digitali, ma il divario nord/sud resta»
Il sindaco di Cariati, Greco: «Grande opportunità ma non sufficiente per lo sviluppo ordinato ed equilibrato dei territori, tantomeno di quelli che scontano deficit strutturali nelle condizioni di partenza»
CARIATI - «Ci fa piacere che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni riconoscano ai piccoli borghi, che rappresentano il 90% dei comuni italiani, un ruolo centrale nello sviluppo e nell'equilibrio dell'intero Paese. Allo stesso modo, non possiamo che accogliere con favore progetti come quello promosso da Poste Italiane che offre pari opportunità a tutti i cittadini, da nord a sud. Certo è che non sarà un certificato digitale, servizio senza dubbio importantissimo, ad azzerare la sostanziale disuguaglianza dei territori nella fruizione dei servizi e dei diritti fondamentali, come il diritto alla salute, alla mobilità, alla giustizia. Questa parità di servizi che dovrebbe renderci tutti uguali, contrasta con quell'autonomia differenziata che non farà altro che acuire tutti i gap che fanno dell'Italia attuale uno Stato, di fatto, diviso».
È quanto dichiara il Sindaco Filomena Greco che ieri (lunedì 30), insieme agli altri colleghi sindaci dei comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti (7 mila), ha partecipato a Roma all'evento di presentazione del progetto Polis di Poste Italiane.
«Con Polis gli uffici postali diventeranno la casa dei servizi digitali, sportello unico per l'accesso semplice e rapido ai servizi della Pubblica amministrazione. «Per una comunità come Cariati - aggiunge il primo cittadino - è questa un'opportunità importantissima che contribuisce ad azzerare le distanze imposte dalla burocrazia e della carenza di uffici preposti. Ma non è sufficiente per lo sviluppo ordinato ed equilibrato dei territori, tantomeno di quelli che scontano deficit strutturali nelle condizioni di partenza».