Antonio Graziano nominato coordinatore dei commissari sanitari regionali
Il nuovo incarico è arrivato in seno all'assemblea regionale di Federsanità Anci Calabria. Cooperazione e continuità sono i binari su cui si sta conducendo una vera e propria rivoluzione sanitaria
CORIGLIANO-ROSSANO - La nostra Sanità sta vivendo una nuova primavera. Momento di “Rinascimento” e di totale riorganizzazione per offrire ai cittadini una proposta di servizi e tutela della Salute che riporti la Calabria ai livelli nazionali e che riesca a mettere fine a quel turismo sanitario che fin troppo spesso ci ha costretti a migrare verso altre regioni in cerca di strutture e servizi adeguati. A contribuire a questa rivoluzione sono stati anche tutti i commissari a capo delle aziende ospedaliere.
A tal proposito l’assemblea regionale di Federsanità Anci Calabria è stata una grande occasione di confronto e il presidente, Giuseppe Varacalli, ha manifestato grande soddisfazione per la proroga dei commissari, i quali potranno dare continuità amministrativa in questo lasso di tempo in cui si dovrà lavorare e finalmente nominare i dirigenti. In seno alla riunione è stato nominato Antonio Graziano quale coordinatore dei direttori generali/commissari delle aziende ospedaliere e sanitarie associate a Federsanità Anci Calabria.
In questo periodo di interregno, di commissariamento appunto, si sta lavorando alacremente per uscire da un Medioevo sanitario che ci ha letteralmente privati del diritto alla salute sfruttando ogni singolo minuto per rimarginare le ferite interne, potenziare i servizi, le strutture e il personale sanitario.
È stato un importante tavolo di confronto in una logica di stretta cooperazione fra aziende ospedaliere sanitarie, territori e dunque comuni e l’impegno per il nuovo anno è di istituzionalizzare questa riunione, facendola divenire un appuntamento fisso. Tante le tematiche sul piatto, tra cui l’importante accordo fra il Mater Domini di Catanzaro, la Regione ed il Bambin Gesù di Roma che, come ha reso noto il commissario Vincenzo La Regina, ha visto 10 bambini restare in Calabria per seguire le terapie per le quali finora sarebbero solo potuti partire.
Per l’atavica mancanza di risorse, conclude il presidente di Federsanità Varacalli, servirebbe accedere al Mes Sanitario.