L'alto Jonio e Villapiana, quella terra di mezzo che cerca riscatto: «Ora servono servizi primari»
«I giovani devono capire che un territorio ha bisogno, non solo di divertimenti e svago, ma anche di servizi. Bisogna guardare ai nostri territori non solo in chiave turistica, urgono servizi primari».
CORIGLIANO-ROSSANO – Villapiana rientra nei territori dell’Alto Jonio che lottano da anni per l’ottenimento di servizi primari e per la rivalutazione del settore cardine in cui per anni sono stati precursori, il turismo. Villapiana rappresenta un po’ un “paese diaframma” tra Cassano e Trebisacce, una frontiera che vive da qualche tempo un momento critico. Un po' come la Generazione '80, adulti che si sentono giovani e che in realtà lo sono perché la loro vita - quella dei più - è rimasta appesa tra il periodo della formazione scolastica e il lavoro. È la generazione della Terra di Mezzo di Tolkien, che deve combattere da un lato contro chi in questa società ha piantato le radici dell'assuefazione, dall'altro con i "numi" che non conoscono i veri problemi del mondo e, dall'altro ancora, con la malvagità dilagante.
Abbiamo deciso di parlare dei temi più urgenti che riguardano il territorio e di riflesso proprio con la generazione dei 40enni con Michele Grande, consigliere di opposizione in area Lega di Villapiana, ospite stasera all’Eco in Diretta, il talk della nostra testata condotto dal Direttore Marco Lefosse.
Villapiana emblema di una generazione che non c'è. Negli ultimi tempi abbiamo registrato alcune battaglie, tra queste quella per la presenza di una Caserma dei Carabinieri.
«La battaglia per la Caserma – afferma Grande - è iniziata già diversi anni fa per volontà di un Comando che non intendeva continuare a proseguire il suo lavoro nella struttura che allora lo ospitava, e che cercò delle alternative. Da allora si è perso molto tempo, sono stati anni di accese discussioni. Dopo varie proposte è stato indetto un bando allo scopo di intercettare strutture idonee. Adesso si è giunti al termine, il Comune acquisterà un immobile che dovrà essere ammodernato nel rispetto degli standard antisismici e di sicurezza. Speriamo che i lavori vengano eseguiti velocemente».
Un'altra questione, sempre in tema di sicurezza, riguarda il Commissariato di Polizia. L’unico presidio di pubblica sicurezza fino a Rocca Imperiale è quello di Corigliano-Rossano che per ovvi motivi, logistici e territoriali, non è sufficiente. Villapiana sarebbe un buon candidato.
«Villapiana – prosegue - geograficamente, storicamente e urbanisticamente è vocata a presidi di questo tipo, a cui aggiungerei anche i Vigili del Fuoco e il Pronto soccorso mobile. I giovani devono capire che un territorio ha bisogno, non solo di divertimenti e svago, ma anche di servizi. Bisogna guardare ai nostri territori non solo in chiave turistica, urgono servizi primari».
E per quel che riguarda il turismo, come non menzionare una delle più importanti strutture strategiche del territorio villapianese: l’anfiteatro. Anfiteatro che ha ospitato, negli anni, eventi importantissimi e di grande rilievo nazionale, e che adesso sembra solo un ricordo.
«Purtroppo è così – ammette il consigliere Grande - ma speriamo venga rispolverato prima possibile. È un paradosso parlare al passato di una struttura che aveva e ha le potenzialità di rappresentare il futuro della nostra comunità che sul centro polivalente avrebbe potuto “campare di rendita”. Per fortuna qualche intervento è stato fatto, resta un punto fermo del nostro programma».
Purtroppo la politica non dà ampio spazio alle istanze di una generazione, quella della nuove leve, che fatica ad essere presa sul serio.
«La nostra generazione si considera giovane e parla di se stessa come giovane, ma ormai siamo adulti. Abbiamo un’età che ci consentirebbe di sostituire la classe politica dirigente ma c’è una diga. Il nostro ingresso è ostacolato».
Parlando poi di infrastrutture, il territorio di Villapiana rientra nella zona interessata al 3° Megalotto. Oggi ci sono tanti importanti appuntamenti per il Sud italia ma la Lega, che sappiamo essere a capo di due ministeri importanti, Economia e Infrastrutture, sembra fare marcia indietro. Salvini, nei giorni scorsi, pare abbia “tirato il freno a mano”. Tra il ponte sullo stretto (di cui faremmo volentieri a meno non essendo tra le nostre priorità) e l’alta velocità, aleggia l’incertezza. Per quel che riguarda l’alta velocità pare manchino addirittura i soldi, che magari verranno utilizzati per la Milano-Cortina, in occasione delle olimpiadi. Siamo difronte, come sempre, all’ennesimo paradosso.
«Non si può ottenere tutto e subito - ribatte -. La Lega è al banco di prova iniziale. Sicuramente per la Milano-Cortina ci sono trascorsi che noi non conosciamo. La Calabria, si sa, ha bisogno di tanti investimenti e presenta necessità più urgenti su cui anche il governo regionale sta lavorando molto bene, grazie ad una bella sinergia instaurata con quello nazionale. La Lega, in più, ha avuto un ulteriore buona notizia, che è la nomina regionale ai trasporti di Staine, a dimostrazione che la militanza e la passione vengono premiate. Noi presenteremo loro tutte le istanze ma lasciamoli lavorare, vedremo come si evolverà la situazione. Noi ci siamo».
Rispetto ai trasporti ci sono problemi atavici sul nostro territorio. Esiste un bando fermo in regione ormai da anni, ci auguriamo che venga portata avanti anche questa causa: il trasporto pubblico si incentiva nel momento in cui c’è e funziona.
Infine, l’eco-distretto. L’emergenza rifiuti è un’emergenza ciclica dalle nostre parti e Villapiana era disposta ad ospitare un eco-distretto, ostacolato da molti.
«Come si può – conclude Grande - in una cittadina che ha 8 km di costa, 3 tipi di fondali e vive da anni di turismo balneare, proporre qualcosa del genere? È un paradosso anche questo. Dopodiché la questione è già chiusa; la popolazione insieme a noi si è opposta fermamente e siamo riusciti, fianco a fianco, a bloccare un’opera inutile. Negli ultimi giorni poi è sorta un'altra proposta, quella di un impianto di compostaggio, modulare, che dovrebbe produrre compost. Abbiamo tante risorse, non vedo perché tornare a parlare di rifiuti. In più Villapiana non ha zone industriali quindi si tratterebbe di impianti collocati in zone commerciali. A questo punto ripartirà una nuova missione, cercheremo di arginare questa volontà. Con alcuni colleghi di maggioranza siamo d’accordo sul “no” ma ho chiesto di indire il Consiglio dei Capigruppo per cercare di far capire che con gli strumenti che abbiamo a disposizione anche quest’opera è inutile. E lo faremo coinvolgendo le associazioni di categoria, perché è giusto coinvolgere anche i cittadini interessati. Prima di giungere all’approvazione di un’opera di questo tipo è giusto che tutte le parti esprimano il proprio dissenso, con l’obiettivo di evitare che si giunga al voto».