È figlio della Sibaritide il nuovo Consigliere diplomatico del Ministro Salvini
Ecco chi è Giovanni Donato, consigliere d’Ambasciata con misto sangue civitese e longobucchese, formatosi al “San Nilo” di Rossano e oggi figlio adottivo di Bruxelles. Un gancio in più al Dicastero Infrastrutture per rivendicare diritti
CORIGLIANO-ROSSANO – A Roma, in uno dei dicasteri più importanti e strategici, che interessano lo sviluppo ed il futuro della Calabria del nord-est da qualche giorno sta lavorando proprio un figlio di questo territorio. Si tratta di Giovanni Donato, 47enne, avvocato e Consigliere d’Ambasciata. Il vicepremier Matteo Salvini lo ha chiamato a ricoprire il ruolo di Consigliere diplomatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ma chi è Giovanni Donato, l’uomo del momento che vanta solidissime radici calabresi. La famiglia paterna è quella dei Mortati di Civita. Mentre quella materna, Citino, è Longobucchese “doc”. Giovanni è cresciuto tra Castrovillari e Rossano, dove ha frequentato il Liceo Classico “San Nilo”. Si è poi laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano ed ha conseguito il Master in Studi Diplomatici presso la Società italiana per l’organizzazione internazionale di Roma. Sposato e padre di tre figli, è stato insignito del titolo di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente Mattarella. È socio fondatore dell’Associazione “Otto Torri sullo Jonio” di Rossano e dell’Associazione “Italian Business Network” di Bruxelles.
Entrato in Carriera Diplomatica nel 2003, si è occupato di dare forma e sostanza alla Diplomazia economica voluta dal Governo Berlusconi. Dal 2008 al 2011, viene assegnato all’Ambasciata d’Italia in Messico dove assiste importanti aziende italiane (Pirelli, Ferrero, Leonardo) nei rispettivi progetti di internazionalizzazione. Rientrato in Europa, a Bruxelles, è Capo dell’Ufficio economico Ambasciata d’Italia. In quella veste, si distingue per avere lanciato il progetto TechItaly, per la promozione dell’Italia dell’alta tecnologia nella Capitale Europea.
Viene quindi nominato Vice-Capo della Struttura di Missione di Palazzo Chigi e gli toccherà organizzare la Presidenza Italiana del G7, il cui Vertice dei Capi di Stato e di Governo si svolgerà a Taormina nel maggio 2017.
Dopo questa esperienza è alla direzione generale per la mondializzazione come Capo Segreteria del Direttore Generale e da lì di nuovo nella “sua” Bruxelles, dove viene chiamato alla nostra Rappresentanza presso l’Unione Europea nel ruolo di coordinatore per ben quattro filiere consiliari: Trasporti, Agricoltura, Salute, Lavoro e Politiche Sociali.
È proprio in forza della sua esperienza brussellese e della dimestichezza acquisita sui dossier europei che il vice presidente e ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti, Matteo Salvini, decide di affidargli l’incarico di Consigliere diplomatico del suo Gabinetto. Una sfida che potrebbe avere nel Ponte sullo Stretto uno dei principali dossier. Non solo, la posizione di Giovanni Donato al dicastero di Porta Pia, oggi, potrebbe essere una opportunità per il territorio della Sibaritide e soprattutto per la sua città, Corigliano-Rossano. Che, forte del blasone che porta quale terza città della Calabria e attraverso l’auspicabile autorevolezza dei rappresentanti istituzionali, a questo punto potrebbe avere una voce nella rivendicazioni diritti: a partire dalla madre di tutte le questioni, la Statale 106, per finire al rilancio del Porto e alla mobilità ferroviaria.