Cenone di Natale: tutti a casa mia ma ciascuno paga per sé
«Tutti insieme siamo na murra». I prezzi dei prodotti natalizi e di tutti i generi alimentari sono alle stelle. Adele decide di raccogliere le quote per organizzare la cena del 24 e il pranzo del 25
CORIGLIANO-ROSSANO - Quota di iscrizione per partecipare al Cenone natalizio... in famiglia e, come da tradizione, per proseguire la tavolata anche a pranzo del 25 dicembre. Dove non arriva il portafoglio, si aguzza l’ingegno. Così Adele, la terza di 4 sorelle, decide di organizzare da lei con tutti i parenti. C’è una piccola clausola: ciascuno deve mettere 10 euro. «Mamma e papà non ci sono più e ultimamente – anche causa covid – trascorrevamo le feste sparpagliati qua e là. Casa mia è abbastanza grande, io e le mie sorelle abbiamo chi due chi tre figli con relativi mogli e mariti. E poi ci sono le gioie della casa: i nipoti. Insomma, tutti insieme siamo na murra (tante persone, ndr). Così mi sono ispirata a quella signora inglese, la donna che ha fatto mettere un piccolo contributo per organizzare il cenone e ho proposto la cosa. Detto fatto: il 24 sera e il 25 a pranzo sono tutti a casa mia».
Un’idea vincente considerando i forti aumenti sia sul piano energetico che su quello alimentare. Federconsumatori denuncia che i costi dei dolci tipici natalizi fanno registrare un aumento medio del +8% rispetto al 2021. Dall’ indagine si evince che il prezzo dei pandori risulta diminuito del -5% rispetto all’anno precedente, tuttavia, i rincari li avvertiamo proprio dall’aumento dei prezzi del suo concorrente, il panettone. Il prezzo del prodotto aumenta del 9% se acquistato al supermercato, del 13% se optiamo per la versione artigianale. Per non parlare di pasta, pane, verdure e tutto il comparto alimentare. A ragion veduta la signora Adele non ha certo tutti i torti.
«Inizialmente mio marito non era d’accordo con questa idea - racconta -. Insomma, da che mondo è mondo non si può invitare qualcuno e poi chiedergli i soldi per quello che ha mangiato. Allora avevamo pensato che ciascuna famiglia potesse preparare qualcosa a casa propria e portarla la sera del 24. Ma poi si sarebbe creata la confusione di chi cucina cosa e probabilmente saremmo finiti a fare tutti gli stessi piatti. Quindi, forti del fatto che comunque eravamo tra parenti, abbiamo lanciato la proposta delle quote».
D’altronde, questo sarà davvero un caro Natale. Non soltanto nel senso aulico e metaforico del termine. Il Codacons ha messo a confronto i prezzi dei prodotti nel 2021 con quelli attuali: imbandire le tavole quest’anno consterà agli italiani 340 milioni di euro in più.