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Il postino suona sempre due volte... tranne che a Corigliano-Rossano

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il postino suona sempre due volte, ma non a Corigliano Rossano. Esce di casa e trova nella cassetta delle lettere l’avviso di giacenza di un atto giudiziario presso l’ufficio postale con data e ora di consegna da parte del postino. Peccato che a quell’ora la diretta interessata fosse proprio nella sua abitazione insieme al resto della famiglia e che il citofono non avesse mai suonato. Oltre al danno però c’è anche la beffa. La signora si reca all’agenzia di posta indicata sull’avviso ma il plico non si trova. Per la malcapitata inizia allora il tour tra le poste di Rossano dove viene rimbalzata da un ufficio all’altro finché, dopo una settimana, finalmente entra in possesso dell’atto giudiziario.

Patrizia Straface

La cliente ne fa una questione di principio, si rivolge allo studio legale dell’avvocato Patrizia Straface, fa causa a Poste Italiane e la vince. La più grande rete di consegna di corrispondenza e pacchi viene querelata per falso dal momento che aveva attestato l’assenza della destinataria quando invece la signora era a casa. Un caso isolato si potrebbe pensare? Affatto: l’eccezione che conferma la regola.

Sono tante infatti le persone che nella nostra città giornalmente vivono problemi con la consegna della posta e il ritiro dei pacchi. In molti hanno evidenziato il problema e più volte anziché ricevere le raccomandate sono dovuti corrergli dietro. Avvisi di consegna lasciati nella buca delle lettere o sotto le porte senza mai suonare il campanello forse per “non perdere” tempo. Ma così Poste Italiane ha perso la fiducia di molti clienti che, quando sono andati a rappresentare il problema, si sono sentiti rispondere che forse la consegna era stata effettuata da postini sostitutivi o temporanei.

Una giustificazione che fa acqua da tutte le parti perché la distribuzione della posta è un servizio che non può essere lasciato in balia dell’umore del postino di turno. «E’sicuramente importante - commenta l’avvocato Straface - il precedente giudiziario cristallizzato nella sentenza emessa dal giudice di pace di Rossano chiamato a decidere sulla controversia insorta con Poste Italiane, poiché rileva una chiara responsabilità extracontrattuale dell’agente, conseguenza della sua condotta anti giuridica volitiva degli obblighi derivanti dalla normativa circa le modalità del servizio postale. Nella fattispecie ancor più determinante poiché trattavasi di notifiche di atti giudiziari».

Difficilmente qualcuno di noi si sognerebbe di far causa ad un colosso come Poste Italiane per la mancata consegna delle lettere. Ebbene questa vicenda, oltre che a fare da apripista per azioni contro eventuali disservizi nella gestione della posta, evidenzia un problema annoso che da anni stiamo vivendo nella Città unica. E attenzione, non ci riferiamo al periodo segnato dal Covid dove il contatto umano era ridotto ai minimi termini e qualche mancanza si poteva anche giustificare, ma stiamo parlando del presente e del periodo pre pandemia. Insomma, pur volendole cercare, non ci sono scuse. Chissà se un atteggiamento più consapevole e dunque più autorevole di noi consumatori possa far trovare ai postini - ovviamente con i dovuti distinguo -  la giusta via?  

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare