Dal Parco archeologico Sibari la proposta per creare una Rete dei Musei della Sibaritide
Un progetto di cui si parla da tempo. Ora grazie alle prospettive aperte dal Sistema Museale Nazionale, gli strumenti a disposizione sono molto più numerosi
CORIGLIANO - ROSSANO – In occasione della cerimonia organizzata dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati per celebrare i 70 anni del Museo diocesano e del Codex, il Direttore del Parco di Sibari e della Direzione Musei Calabria del Ministero della Cultura, Filippo Demma, ha ufficializzato la proposta di costituire la Rete dei Musei della Sibaritide.
«Si tratta di un progetto – ha spiegato Demma – al quale abbiamo cominciato a lavorare (e il Museo del Codex è stato proprio il primo che ci ha seguito su questa strada) con l'obiettivo di strutturare una offerta culturale che dev'essere coordinata e che deve servire innanzitutto alla crescita culturale del territorio. Solo una offerta culturale condivisa e fruita, in primis, dalla comunità stessa da cui proviene può rappresentare la base di un'attrazione turistica che possa poi produrre anche reddito e sviluppo economico».
«La Rete – ha aggiunto – non è una opzione perché, se le realtà del territorio non si mettono insieme, sarà difficile che qualcosa cambi nella crescita culturale e personale delle genti che abitano questi luoghi. La rete quindi è una necessità: se non collaboriamo sarà difficile innalzare il livello culturale e di consapevolezza della popolazione che abita la Sibaritide. E se il patrimonio culturale non viene percepito prima come bene comune dal territorio, sarà impossibile che questa meravigliosa realtà culturale diventi anche un'attrazione turistica e produttiva».
Alla costruzione della Rete stanno partecipando il Museo del Codex, il Parco archeologico di Castiglione di Paludi, il Polo Museale Civico di Castrovillari, ma anche eccellenze culturali come Frascineto (col Museo delle icone e della tradizione bizantina), il Castello di Corigliano, il Museo Amarelli, il Parco di Broglio di Trebisacce, Spezzano Albanese con Torre Mordillo. L’intento è coinvolgere anche altre realtà come quella del Museo del Mare e dell'Emigrazione di Cariati, ad esempio.
La prima uscita pubblica dei Musei della Rete sibarita avverrà a fine mese in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che raccoglie l'offerta archeologica dell'intero bacino del Mediterraneo. All'evento, che accoglie professionisti del mercato turistico da tutto il mondo, il Territorio sarà ospitato nello stand che il Parco archeologico di Sibari ha allestito.
«Avremo la possibilità – ha concluso il Direttore Demma – di portare all'attenzione degli interessati il fatto che nella Sibaritide esiste non solo un vero e proprio un distretto culturale, ma anche un distretto produttivo e delle eccellenze, per esempio gastronomiche, che devono entrare a far parte di una offerta turistica coordinata e integrata».