Al "Cosentino" aspettano ancora la Tac e l'ecocardiografo ma l'Asp tranquillizza: «Tempi tecnici»
A tenere puntualmente informata la comunità sulle tappe verso la riapertura del presidio sanitario cariatese sono i Comitati unititi per il "Cosentino" che oggi hanno avuto rassicurazioni dall'azienda sanitaria
CARIATI - Prosegue, anche se a piccoli passi, il cammino verso la riapertura del presidio ospedaliero "Cosentino" di Cariati. il nosocomio dovrebbe rientrare a pieno titolo nella rete ospedaleira regionale dopo essere rimasto relegato a ruolo di punto di primo intervento per oltre dieci anni dopo l'entrata in vigore del Piano di rientro dal debito sanitario.
È una struttura, quella di Cariati, da potenziare, da ripristinare, da riqualificare e da riempire di contenuti. C'è stata un'accelerazione negli ultimi mesi su questo fronte, anche per volere, chiaro ed esplicito del Governatore Occhiuto.
A vigilare e tenere alta la guardia sulle promesse della politica (perché ad oggi ancora di questo si tratta) sono i Comitati uniti per il Vittorio Cosentino. Una vera e propria sentinella civica a tutela del presidio. Oggi sono ritornati a sollecitare i vertici dell'azienda sanitaria provinciale in merito ai ritardi circa l'installazione della nuova Tac e la messa in funzione dell'ecografo di Cardiologia.
«Ci è stato comunicato - precisano in una nota i rappresentanti dei comitati - che i ritardi sono dovuti al collaudo, non ancora effettuato, sull'ecografo, mentre, per quanto riguarda la Tac, da ritardi causati dall'azienda fornitrice. Tutto ciò - precisano - in un territorio in estrema sofferenza in cui le già poche ambulanze sono spesso impegnate proprio per l'assenza di diagnostica».
La preoccupazione, però, riguarda su tutti il Piano operativo, quello che dovrebbe essere pubblicato entro il 10 novembre e che dovrebbe contenere, appunto, il reinserimento del "Cosentino" nella rete ospedaliera regionale. Di questo, però, lamentano i comitati, «ancora non si hanno notizie».
Poi un monito: «passa il tempo ed a rimanere sul fronte della difesa del diritto alla salute e della sanità pubblica sono sempre i cittadini dei Comitati Uniti Per il Vittorio Cosentino».