Caro biglietti, la proposta: «Non date altri soldi a Trenitalia, dateli ai pendolari»
L'idea parte direttamente dall'associazione Ferrovie in Calabria che lancia l'appello e giustifica l'impennata dei prezzi: «E pensare che Trenitalia non ha calcolato aumenti del diesel e dell'elettricità»

CORIGLIANO - ROSSANO - È un tema che sta facendo discutere l’intera Calabria negli ultimi giorni, è il notevole rincaro degli abbonamenti dei treni regionali.
È indubbio: in un momento come questo, segnato da tensioni economico-sociali e rincari generalizzati che mettono in ginocchio tanti cittadini, l’aumento del tariffario degli abbonamenti regionali di Trenitalia in Calabria non fa che generare ulteriore malcontento.
L’avvenimento, però, non giunge inaspettato, afferma l'associazione Ferrovie in Calabria, ma è stato piuttosto sottovalutato. Nel dicembre 2019 - così come proprio ieri ricordava il presidente Occhiuto - la Regione Calabria firmò il Contratto di Servizio tra Trenitalia che prevedeva, appunto, tali aumenti. Il nuovo sistema tariffario programmava di adeguare i rincari in più fasi. Una prima fase si attendeva nel 2020, bloccata dall’emergenza covid, una seconda ad agosto 2022 poi rinviata ad ottobre 2022. Come si può ben dedurre, l’impatto generato è frutto della somma di più fasi mancate che sommate all’inflazione hanno prodotto una tale impennata.
Ciononostante Trenitalia - spiega oggi l’associazione Ferrovie in Calabria - non ha neppure calcolato nell’aumento i costi del gasolio per i servizi ferroviari su linee a trazione diesel, e dell'energia elettrica che come ben sappiamo hanno messo a dura prova tutte le attività a vari livelli.
Tornando al Contratto di Servizio, Ferrovie della Calabria, ricorda che esistono anche altre tipologie di abbonamento, oltre a quello “ordinario”, che consentono un notevole risparmio. Nel nuovo modello tariffario sono stati introdotti nuovi abbonamenti settimanale, mensile, trimestrale, scolastico ed annuale per gli studenti e abbonamenti trimestrale e scolastico ordinario.
Su questa tematica, dicevamo, si è espresso anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che ha avviato un confronto con Trenitalia - Divisione Business Passeggeri Regionale al fine di reperire risorse per bloccare e farsi carico di questa fiammata tariffaria.
L’associazione lancia poi un ulteriore proposta alla Regione: l'avvio di interventi di sostegno economico direttamente ai pendolari attraverso specifici avvisi pubblici per l'erogazione di contributi.
Sostegni economici calcolati su base Isee, ma soprattutto sulla base di quanti pendolari sono presenti all'interno di un nucleo familiare, possono contribuire ad attutire questo ulteriore colpo alle tasche dei cittadini. E, in prospettiva futura, anche incentivare l'utilizzo del trasporto ferroviario regionale, o in generale del Trasporto Pubblico Locale, attraverso 'sconti famiglia' che possano convincere i calabresi, sempre di più, a lasciare a casa l'automobile.