La rete termale calabrese teme la crisi: «Scongiurare che ci sia un blocco della ripresa»
Il presidente della Rete delle Terme storiche calabresi, Mimmo Lione, ha le idee chiare sulle azioni da intraprendere e chiede un incontro al presidente Occhiuto
CORIGLIANO-ROSSANO – «La domanda di benessere, prevenzione e riabilitazione, vista la sua dimostrata efficacia sulle patologie legate al post e long-covid, fa registrare un forte interesse ed una crescente sensibilità intorno alle cure e alle prestazioni offerte dal settore termale. Fare in modo che i forti segnali di ripresa che si intravedono sull’intero territorio nazionale e anche su quello calabrese, non vengano vanificati dallo spettro dell’aumento dei costi energetici».
È quanto chiede Mimmo Lione, presidente della Rete delle Terme Storiche e amministratore unico delle Terme di Galatro (Rc) al Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto al quale, ribadendo l’apprezzamento per l’attenzione che continua a destinare alle esperienze termali calabresi, ha destinato una richiesta di incontro per confrontarsi su questa e su altre questioni.
«L’obiettivo - aggiunge – è quello di continuare ad individuare strategie comuni per tentare di bypassare questa crisi dei costi che inevitabilmente inciderà sul futuro delle nostre aziende».
Iniziare a prevedere, cosi come è stato fatto nel 2021, ulteriori risorse finanziarie da destinare alla rete termale calabrese per dare continuità al progetto di rilancio del settore. Individuare ulteriori misure economiche, previste anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per intervenire sulle strutture termali al fine di migliorarne la ricettività. Sono, queste, in sintesi alcune delle richieste che la Rete vuole sottoporre al Governatore della Calabria, attento e sensibile ad uno dei settori strategici per lo sviluppo dei territori; tra queste, anche ad esempio l'importante questione della sottoscrizione dei contratti per l’acquisto delle prestazioni e l’individuazione dei budget per la stagione 2022.
«Assicurare al settore risorse – conclude Lione – significherebbe dare risposte concrete, sia in termini di politiche sociali, così come di quelle turistiche e di marketing territoriale, che porterebbero benefici all'intero indotto regionale».