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Occhiuto: «Presto nuove regole per bandi nella sanità, ma l'accodo con Cuba è stato necessario»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Da quando sono commissario alla sanità in Calabria ho dato mandato di fare tutti i concorsi a tempo indeterminato. Ci sono ancora procedure a tempo determinato perché quando si tratta di affrontare la carenza di personale in emergenza a volte i commissari fanno delle manifestazioni di interesse per cercare medici che possano essere utilizzati nell’immediato, ovviamente i tempi dei concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato sono molto più lunghi».

È quanto afferma il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in una nota.

«Abbiamo fatto decine di concorsi e di avvisi, ma non sono arrivate le risposte che auspicavamo: pochissimi candidati che poi non si presentavano alle prove, procedure andate deserte, tantissimi posti rimasti vuoti, vincitori che poi si rifiutavano di prendere servizio. Ne cito alcuni – afferma il presidente - Presso l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria abbiamo indetto un concorso per 8 posti a tempo indeterminato in Medicina Chirurgia Accettazione Emergenza: tutti i candidati non erano in possesso dei requisiti richiesti nel bando. Sempre presso l’Asp di Reggio Calabria abbiamo fatto un concorso per posti a tempo indeterminato in Anestesia e Rianimazione: i candidati non si sono presentati alle prove. All’Asp di Vibo Valentia abbiamo indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 3 posti di Dirigente Medico: concorso andato deserto».

«E sono decine e decine i casi simili – continua Occhiuto - Stiamo comunque lavorando da settimane anche a nuove regole per i bandi, per renderli più attrattivi utilizzando tutte le leve contrattuali previste dalla normativa vigente. Presenteremo questi nuovi concorsi tra un paio di settimane».

«Ma nel frattempo non potevo stare con le mani in mano – conclude la nota - Dovevo cercare tutti gli strumenti possibili per garantire ai calabresi il diritto alla salute e per scongiurare la chiusura di reparti o addirittura di ospedali. Per questo ho voluto l’accordo con i medici cubani: una sola vita salvata per un medico in più in un ospedale vale più di mille polemiche».

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive