9 ore fa:La Vignetta dell'Eco
15 ore fa:Tragedia del Raganello, processo al capolinea: chiusa la fase dibattimentale
9 ore fa:Caro prezzi a Schiavonea. Gli utenti si lamentano: «Ma dove siamo? A Capri o a Montecarlo?»
16 ore fa:Disagi al Chidichimo per il mal funzionamento della rete internet
10 ore fa:Più razzisti dei "razzisti"
16 ore fa:A Schiavonea il Giubileo degli operatori della giustizia
8 ore fa:Un successo la Giornata della Salute a Bocchigliero
14 ore fa:Al "Colosimo" l'evento dedicato a Pier Tommaso Pugliesi e Luigi de Luca, "storici" figli di Corigliano
15 ore fa:Il caso Scutellà (M5s) diventa un libro. Ecco quando uscirà
17 ore fa:Caloveto investe nella cultura: in arrivo 75mila euro per la nuova biblioteca

Il pronto soccorso di Rossano "scoppia": i malati covid ormai vengono isolati all'esterno della struttura

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Sta succedendo davvero di tutto in questi giorni nell'ospedale spoke "Giannettasio" di Corigliano-Rossano. L'emergenza sanitaria, mai realmente passata, nelle ultime ore si è acuita in modo esasperato.

Il pronto soccorso "scoppia" letteralmente di utenti e quasi tutti arrivano nel presidio con un quadro clinico tipico del Covid o con altre sintomatologie aggravate dal virus.

Il problema è che il Reparto Covid di Co-Ro è al completo da tempo, considerato anche che è l'unico e solo dove queste persone possono essere ricoverate (nei restanti reparti non ci sono spazi dedicati per trattare i pazienti affetti da altre patologie ma con tampone sars-cov-2 positvo); mentre nelle corsie del reparto di Primo intervento continua a rimanere la carenza cronica di medici e di personale sanitario. E questo genera disagi e sofferenze. 

Nel frattempo, però, l'utenza continua ad arrivare copiosa e in mancanza di posti di degenza i malati vengono parcheggiati nei corridoi della sala d'attesa, con la speranza che possa liberarsi il primo posto utile. Praticamente un lazzaretto di manzoniana memoria.

La storia di un signore arrivato stamani con sintomi da ipertensione arteriosa ha dell'incredibile. Una volta effettuato il triage, l'uomo, che aveva anche qualche decimo di febbre, è stato sottoposto a tampone molecolare rapido che ha dato esito positivo. A questo punto, in attesa di un intervento medico e non essendoci più posti in isolamento, per evitare che potesse contagiare altri utenti, il malcapitato è stato invitato ad accomodarsi su una seggiola all'esterno del presidio, nella cosiddetta camera calda dove sbarellano le ambulanze.

Non solo, nel caos generale del Covid emerge un altro caso che sicuramente dovrà essere accuratamente analizzato nelle prossime ore. Sempre in pronto soccorso è arrivato un utente affetto da polmonite che approfondite analisi hanno evidenziato essere stata generata dal Covid. Nulla di anomalo nella profilassi se solo non fosse che la persona in questione si era negativizzata dal virus poco più di un mese fa. Un mistero tutto da chiarire.    

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.