"Caccia 'a carta", ormai i distributori parlano il dialetto del territorio
La trovata è di Eni che in 1.700 live station ha dotato i self anche dell'opzione lingua "dialetto", un modo per dare dignità alle lingue del territorio. Il calabrese quello più simpatico di tutti
CORIGLIANO-ROSSANO – Verranno date in dialetto calabrese le istruzioni alle pompe di benzina self-service, per fare rifornimento.
L’ultima trovata con un forte “valore identitario” dato ai territori è di Eni, in 1.700 stazioni di servizio, le Live Station, in cui troveremo accanto all'italiano, all'inglese, al francese, allo spagnolo e al tedesco, anche la predisposizione, con un tasto, ad ascoltare i comandi vocali nel dialetto locale, cui si riconosce dignità di lingua.
In un mondo altamente globalizzato la strategia marketing adottata dal colosso italiano dell’energia, sembra coraggiosa quanto curiosa, sicuramente se ne parlerà ancora tanto su tutto il territorio nazionale.
Nel Nord Italia da qualche giorno i self con questa funzione imperversano, solo in Veneto se ne contano 148, in Calabria nel Reggino se ne è scoperto uno, che dice “Menti u to codici e premi u tasti verdi", una volta stimolato. Poi ancora "Operazione in corsu”.
Per coloro che invece sono più tecnologicamente dotati, arriva il bello, infatti dopo aver effettuato la transazione con la credit card o con il bancomat, la voce dal self afferma perentoria: “Caccia a carta".