A Cariati la prima unione civile a sei anni dall'introduzione della nuova legge
Il sindaco Filomena Greco ha officiato la cerimonia: «Anche questo è un importante segnale di ripartenza»

CARIATI - «A distanza di 6 anni dal loro riconoscimento legislativo nel nostro ordinamento nazionale sono emozionata e felice di poter officiare, oggi, da sindaco, la prima unione civile nel nostro comune».
È quanto ha detto il Sindaco Filomena Greco nel corso della celebrazione tenutasi nel pomeriggio di ieri (martedì 26) a Palazzo Venneri.
«Sono felice – ha aggiunto il Primo Cittadino - per almeno tre ordini di ragioni. La prima, più personale e meno istituzionale, è legata alle due persone che oggi ho il piacere di unire civilmente, perché concittadine alle quali mi lega anche un forte sentimento di amicizia. Questa unione – ha sottolineato - anche grazie al supporto amorevole delle rispettive famiglie, dimostra che è possibile superare ogni pregiudizio».
«La seconda motivazione – ha proseguito il Sindaco è connessa al senso di ripartenza post pandemia che, per quanto ancora lenta e difficile, sta piano piano coinvolgendo tutte i settori delle nostre società, a partire dalla voglia di uscire, di unirsi, di condividere e costruire progetti di vita e, perché no?, di festeggiare. Purtroppo – ha continuato la Greco - nel 2020 la pandemia ha indotto molte persone a rinviare o rinunciare alle nozze».
I matrimoni celebrati in Italia, come fotografa l'Istat, sono stati 96.841, il 47,4% in meno rispetto al 2019. In calo soprattutto le nozze con rito religioso (-67,9%) e i primi matrimoni (-52,3%). Per i primi nove mesi del 2021 i dati provvisori indicano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un raddoppio dei matrimoni, ma la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nell'anno precedente. E diminuiscono anche le unioni civili tra partner dello stesso sesso (-33,0%), così come le separazioni (-18,0%) e i divorzi (-21,9%). E senza contare i numeri ancora incerti del 2020, le unioni civili in Italia fino al 2021 sono state 11.817.
«La terza motivazione, infine, è quella di poter considerarci – ha proseguito il Sindaco - anche noi qui a Cariati co-protagonisti locali di quel progressivo, normale ed improcrastinabile riconoscimento culturale e giuridico, da parte del nostro Stato, ai sentimenti naturali ed autentici di quanti volevano e vogliono godere di molti dei diritti e doveri previsti dal matrimonio».
«Senza tirare in ballo argomentazioni di tipo religioso o questioni di fede, ma solo costatazioni di ordine naturale, di normali società, la cui valenza deve valere in ogni latitudine e per ogni soggetto, indipendentemente delle proprie adesioni personali, - ha concluso la Greco – siamo di fronte ad un risultato storico importante, al quale anche Cariati oggi in piccolo contribuisce, che ha riportato tranquillità e serenità nelle vite quotidiane di tante persone, prima timorose che anche semplicemente delle procedure burocratiche potessero essere motivo di difficoltà».