Viaggio mistico sulla ferrovia jonica: non solo viaggi della speranza ma anche a costi triplicati
Continua l'inchiesta dei treni sulla costa jonica che ormai sono un miraggio ed inoltre il biglietto per arrivare a Taranto da Reggio Calabria costa 35 euro (in pullman!)

CORIGLIANO-ROSSANO - Ne avevamo parlato già due giorni fa (leggi qui), descrivendo la vicenda dell’Intercity 564 sulla tratta ferroviaria jonica, che prevede da Reggio Calabria fino a Sibari, 8 ore e 35 minuti di viaggio sulla SS 106 tramite bus e poi, da Sibari a Taranto in treno. Per un totale di quasi 11 ore di viaggio.
Ma al peggio non vi è mai fine. Infatti, attraverso un comunicato stampa inviato dal Comitato cittadino Ferrovia Jonica, appuriamo invece che è in atto: «L’ennesima beffa operata silenziosamente da Trenitalia, con la complicità della Regione Calabria e del Ministero dei Trasporti, ossia il prezzo del biglietto del IC564, che domenica 3 luglio diventa LP564, magicamente triplicato da € 12,90 diventa ben € 34,70 – si legge nella nota - I cittadini che domenica 3 luglio avranno necessità di muoversi lungo la costa jonica da Reggio Calabria a Sibari non solo impiegheranno molto più tempo, non solo viaggeranno quasi sempre in pullman ma pagheranno anche di più».
«L’assessore al Turismo ed alla mobilità, Fausto Orsomarso, ovviamente anche il prossimo weekend sarà troppo impegnato in qualche festa o evento per promuovere la Calabria Straordinaria come il Mat di qualche giorno in cui immortalarsi con fantastici selfie in compagnia di personaggi famosi – continua il comunicato - questa è veramente la promozione turistica di cui ha bisogno la Calabria? Questi sono veramente i servizi pubblici che meritano i cittadini residenti lungo la costa jonica?».
Il tono del Comitato diventa sempre più polemico, quasi ad esprimere l’esasperazione dell’intera popolazione residente su un territorio molto esteso, che congiunge il sud e il nord della Calabria, arrivando fino in Puglia.
«C'è un unico fine che possa giustificare una così disastrosa gestione del trasporto pubblico regionale su linea ferrata: far crollare ancor di più il traffico passeggeri ed avviare il processo per declassare l’intera linea ferroviaria in linea storica al solo fine di promozione turistica – dichiara il Comitato - in tal modo sarebbero tutti contenti o quasi! I sindaci della costa non avrebbero più i tantissimi problemi causati dai passaggi a livello e non avrebbero neppure il problema di treni che passano nel centro abitato proprio a ridosso delle case».
«Associazioni promozione turistica ed assessori al turismo potrebbero fare ancor più slogan e selfie con quattro passeggeri e treni datati, si parla di treni storici su una linea del 1800! Trenitalia e Governo Italiano non avrebbero l’onere di ammodernare, non solo elettrificare, l’intera linea ferroviaria jonica – continua la nota - in questo scenario che si sta concretizzando giorno dopo giorno chi perde è di certo la popolazione che quotidianamente vede la propria libertà di potersi muovere liberamente con mezzi pubblici sempre più limitata».
«I treni dalla costa jonica che attraversavano l’intera penisola italiana collegando la nostra bellissima costa al nord e permettendo ai nostri concittadini di poter viaggiare rimarranno un dolcissimo ricordo di un periodo storico in cui si lottava per diritti ora continuamente calpestati – conclude il comunicato - assistiamo inermi al continuo spopolamento della nostra terra che senza strade, senza aerei e senza treni non ha alcun futuro. Assessore al turismo ed alla mobilità Fausto Orsomarso (Fratelli d'Italia) provi a prendere il prossimo weekend un treno per Crotone e scendere in stazione in questo modo forse potrà capire che alla Calabria Straordinaria proiettata nelle stazioni italiane manca moltissimo non certo il panorama ma i servizi pubblici ben gestiti!».