Crisi pesca, solidarietà trasversale della Regione: al via Tavolo di concertazione
La mozione presentata dal consigliere regionale Pasqualina Straface (FI), ha trovato pieno sostegno da tutti i capigruppo regionali sulla insostenibile situazione dovuta al carogasolio
CATANZARO – La difficile situazione dei pescatori calabresi, soprattutto del comparto che riguarda la flotta di Corigliano-Rossano, ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti politici, soprattutto alla luce di quello che l’Eco dello Jonio, ha definito come il viaggio della speranza, la traversata fatta dai rappresentati della flotta di Co-Ro a Roma il 1° giugno, per essere ricevuti dal Ministro delle politiche agricole, Patuanelli.
Dopo lunghe ore d’attesa fuori dal “Palazzo dei bottoni”, tutti sono stati rispediti a casa con un nulla di fatto, snobbati e nella piena indifferenza delle istituzioni (leggi qui).
Ma la questione non poteva passare inosservata e ci ha pensato il consigliere regionale Pasqualina Straface (FI) a mettere in chiaro la posizione dei rappresentati politici calabresi. Con determinazione e all’unanimità, tutti i capigruppo in Consiglio regionale, hanno approvato la mozione proposta del consigliere con cui si chiede la creazione di un tavolo di discussione e dibattito volto a trovare una soluzione convergente che vada a tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte.
«Nel ritenere giuste le rivendicazioni mosse, all’indirizzo del Governo, da armatori e pescatori del comparto ittico dell’intero territorio della provincia di Cosenza e di tutto il territorio calabrese, ho ritenuto opportuno e doveroso immediatamente attivarmi – afferma Straface - quale rappresentante istituzionale del territorio, presentando un’apposita mozione sul deplorevole fenomeno del cosiddetto “caro gasolio”. Iniziativa che ha registrato l’unanime convergenza di tutti i capigruppo in seno al Consiglio Regionale, sia di maggioranza che di opposizione, ed è stata approvata nel corso della seduta odierna dell’Assise, investendo della questione l’intera Giunta Regionale. Con tale mozione si chiede l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto e concertazione che veda riuniti tutti i soggetti istituzionali direttamente coinvolti e le rappresentanze delle marinerie, per addivenire ad interventi protesi alla risoluzione della problematica in oggetto e delle numerose e gravose persistenti criticità derivanti, in primis opportuni ristori e sgravi fiscali».
Intanto il fermo forzato della pesca, determinato dal caro gasolio (che è solo l'apice di un iceberg sommerso di disagi che vive questo mondo) sta determinando anche una crisi dei consumi. Sui banchi delle pescherie non si trova più pesce fresco (ne abbiamo parlato qui). E questo è un dramma che potrebbe mettere ko l'intera filiera ittica locale, sia produttiva che commerciale. Ecco perché servono misure tempestive e concrete.
A tal porposito nella la richiesta contenuta nella mozione approvata, si evidenzia come sia urgente «attuare ristori per i marittimi imbarcati afferenti al periodo intercorrente tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno solare e proclamare altresì lo stato di fermo per le imprese del settore pesca, alla stregua di quanto accaduto in occasione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e come già attuato in altri contesti territoriali del Paese. Si tratta di una risposta determinata e convinta alle legittime istanze provenienti dalla storica marineria di Schiavonea, tra le più importanti del Meridione d’Italia, nonché di tutte le marinerie della Calabria, ad i cui operatori e rispettive famiglie rinnovo la mia totale solidarietà e tangibile vicinanza».
«Il settore della pesca, particolarmente attivo e di primaria importanza nella filiera economica, non può essere lasciato solo al suo destino. Il raddoppio dei costi del gasolio per le imbarcazioni da pesca (passato bruscamente da circa 36 centesimi al litro a 1 euro e 30 centesimi al litro, dunque più che triplicando il costo originario) è insostenibile e in queste condizioni, per molti pescherecci, scendere in mare rischia di rivelarsi a dir poco improduttivo. Da qui – conclude Straface – la necessità di promuovere ogni utile iniziativa, attraverso l’istituzione di un Tavolo di crisi, con l’intento di superare le criticità che stanno coinvolgendo il comparto ittico complessivamente inteso, prevedendo il ricorso a misure straordinarie che possano calmierare il costo del carburante e ristori economici che possano sopperire ai mancati guadagni subiti».