Momenti di tensione a Roma per i pescatori di Schiavonea snobbati dal Governo
Sfumato l'incontro al Ministero delle politiche agricole, i pescatori esasperati sono stati contenuti dalle forze dell'ordine. Cronaca di un viaggio della speranza
CORIGLIANO-ROSSANO – Registrati momenti di grande tensione per i pescatori calabresi partiti questa notte, 55 quelli appartenenti alla marineria di Schiavonea, per andare al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (leggi qui).
I pescatori giunti da tutta Italia, aspettavano di essere ricevuti dal ministro Patuanelli questo pomeriggio, ministro assente di cui avrebbe dovuto fare le veci il direttore generale. Ma niente incontro neanche con lui.
Esasperati, i rappresentanti della marineria hanno chiesto spiegazioni mai arrivate, la tensione crescente ha portato disordini, tanto che anche un pescatore trebisaccese della marineria di Roccella Jonica e uno di Catanzaro sono stati calmati dalle forze dell’ordine.
Ignazio Gentile, presidente delle due cooperative di riferimento della categoria pescatori, la Sibari Pesca e La Bussola, ha seguito la vicenda dalla sede della Regione Calabria: «Nonostante la mediazione di Pasqualina Straface e delle ripetute telefonate fatte dall’assessore regionale Gianluca Gallo, che ringrazio per il lavoro fatto durante tutto il pomeriggio di oggi – afferma Gentile – non è stato possibile far conferire le marinerie al ministero. Nell’ufficio di Gallo abbiamo vissuto ore di grande preoccupazione perché la situazione, era fin troppo tesa».
Gentile è ancora preoccupato per i pescatori di Schiavonea in viaggio da 24 ore senza aver raggiunto nessun risultato: «Questa difficile situazione è ancora più amplificata dall’indifferenza dimostrata dal governo nei confronti di un comparto fondamentale, quello della pesca, per l’economia italiana».