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Nella terza città della Calabria manca una biglietteria ferroviaria: il disastro della linea jonica

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CORIGLIANO-ROSSANO – Estate, costa jonica, linea ferroviaria: una triade che se organizzata e sincronizzata, andrebbe a potenziare il circuito economico non solo del territorio interessato ma di tutta la regione Calabria. Contribuirebbe, inoltre, a migliorare la salvaguardia ambientale permettendo di far circolare meno automobili, in modo tale che il portafoglio dei turisti ma anche degli stessi calabresi si alleggerisca, visti i costi del carburante, lievitati.

Sulla costa jonica del nord-est tra l’altro, spicca come un faro la terza città della Calabria, Corigliano-Rossano che a dire il vero, dispone di due stazioni ferroviarie (di recente restyling), ma entrambe sprovviste di biglietteria. Infatti per viaggiare in treno, partendo da Corigliano o da Rossano, bisogna munirsi di internet e dispositivo, acquistando il ticket on-line oppure, rivolgersi alle agenzie viaggio abilitate.

Per cui, se ci trovassimo in una situazione d’emergenza, con bisogno di partire da un momento all’altro, di domenica, senza internet a disposizione o con la carta prepagata a secco, addio viaggio.

Piuttosto dovremmo arrivare a Sibari, dove per fortuna, una biglietteria funzionante in stazione esiste. Ciò accade nonostante Co-Ro, se fosse messa in condizione di poter far transitare ad esempio le Frecce e quindi essere inserita nelle tratte di collegamento più importanti, potenzialmente registra un bacino d’utenza nettamente superiore alla stessa Sibari (non ci vorrebbe tanto, ne abbiamo parlato qui).

Sicuramente non giova all’immagine della città e di tutta la linea jonica, il passaggio di 15 treni al giorno, tra l’altro anteguerra la maggior parte. Escludendo la domenica, giorno in cui il numero di convogli, si riduce notevolmente.

Riportiamo una storia “allucinante” resa nota dal Comitato cittadino della ferrovia jonica, entrato in piena polemica con la campagna di promozione turistica “Calabria straordinaria”, narrata dall’assessore regionale Fausto Orsomarso.

«Ecco, la storia di Marisa che da Crotone doveva prendere l’IC 564 direzione Taranto per raggiungere la figlia! Il treno delle 11:10 in partenza da Crotone è stato soppresso senza alcuna comunicazione e la scoperta viene fatta quando intorno alle 11 la signora si reca in stazione a Crotone in attesa di un treno che non arriva – riporta la nota del comitato - nessuno sportello aperto in stazione, la biglietteria è stata chiusa da anni, e gli operatori del numero di Trenitalia 892021 chiudevano la telefonata nel momento in cui, probabilmente, capivano che la situazione non era di facile soluzione».

«Dopo un po’ viene fornita l’informazione che Trenitalia avrebbe fornito un bus sostitutivo per arrivare a Sibari per poi proseguire il viaggio fino a Taranto. Le ore passano ma nessun bus arriva in stazione mentre la signora Marisa attende insieme ad altri, un viaggio che normalmente richiede 3 lunghissime ore ancora non era neppure iniziato – continua il Comitato - Intorno alle 14 non vedendo il bus sostitutivo si inizia a sperare che almeno Il prossimo treno in partenza da Crotone non abbia problemi. Il viaggio programmato per le ore 11 è iniziato soltanto alle 15.45 circa con un treno verso Taranto e nel mentre non ha avuto alcuna assistenza in stazione, nessuno che potesse fornire informazioni e proporre soluzioni alternative. Quattro ore in uno stato di abbandono in stazione!».

Una storia vera ai danni di una persona normale come tante, un disagio enorme che colpisce tutti. Benissimo richiamare turisti verso le mete calabresi della costa jonica, ma sarebbe gradito anche mettere gli stessi residenti dei centri urbani che vanno da Sibari verso sud, in condizione di essere almeno dotati di una biglietteria e magari di qualche treno che non sia lo scarto, dello scarto delle Ferrovie Italiane.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive