15 ore fa:Convegno sulle politiche del mare a Co-Ro, al centro tutela dell'ambiente marino e sicurezza delle attività in mare aperto
2 ore fa:Dermatomagnetismo e Parkinson, il progetto che da Mormanno pone le basi per nuovi studi
1 ora fa:A maggio la cerimonia conclusiva del 38esimo Premio Nazionale Troccoli Magna Graecia
46 minuti fa:Gite Sicure, vasta operazione della PolStrada nella Sibaritide
13 ore fa:Il dito o la luna?
15 ore fa:Il consiglio comunale di Corigliano-Rossano approva il Documento Unico di Programmazione
16 minuti fa:«Il ministro Musumeci boccia l’insediamento Industriale nel porto di Corigliano-Rossano»
1 ora fa:A Pechino il racconto di una Calabria inedita: Montesanto presenta ai cinesi i Mid della regione
3 ore fa:Il Consiglio Provinciale ha istituito le Commissioni consiliari. Qui tutti i nomi
2 ore fa:Molinaro (Lega) firma la petizione Coldiretti "No fake in Italy" in difesa del cibo italiano

La cooperazione, strumento vincente contro la crisi ma poco "praticato" nella Sibaritide

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Uno strumento vincente per sconfiggere la crisi dei costi delle materie prime e della produzione agricola, garantendo quindi una maggiore calmierizzazione dei prezzi per il consumatore è sicuramente il sistema dei consorzi dei produttori: consente di fare cartello, di avere maggiore forza contrattuale e di arginare le diverse e tante minacce del mercato. Quello che un po’ è mancato nella Piana di Sibari nel corso degli anni per tutelare e rilanciare, ad esempio, il prodotto cardine e d’eccellenza del comparto agrumicolo: la Clementina.

Oggi, però, il trend pare stia cambiando e ci sono molte più aziende, imprese e piccoli produttori disposti a fare squadra, seguendo l’esempio delle grandi coop del nord Italia che a metà del secolo scorso, grazie proprio alla “formula a squadra”, sono riusciti a conquistare tantissime fette di mercato piazzando prodotti di eccellenza.

Sarà così anche nella Sibaritide? Sarà così anche per Corigliano-Rossano?

Stamattina siamo stati nella sede operativa della Coop agricola Morgia che opera nella florida zona industriale di Corigliano, dove – grazie proprio ad un progetto d’impresa – ai soci della cooperativa sono state consegnate una serie di attrezzature agricole meccanizzate di ultima generazione acquistate grazie proprio ad un progetto consortile. Ad aprirci le porte dell’azienda, dove c’erano operai a lavori nella lavorazione delle pesche della Piana di Sibari (altra eccellenza produttiva del territorio), abbiamo trovato il presidente e l’amministratore della Coop, Domiziano De Rosis Morgia e Francesco Graziani. E con loro abbiamo parlato del modello cooperativo Morgia che sta diventando un modello aziendale d’eccellenza e di riferimento.

«La cooperazione – ha detto Domiziano De Rosi Morgia - è il primo passo verso la valorizzazione del prodotto per ottenere maggiori risultati». Un modello applicabile, dicevamo, a tutte le produzioni ma soprattutto a quella delle clementine che rappresenta un vero e proprio unicum. «Abbiamo già il consorzio delle clementine Igp – precisa il presidente di Morgia - che fa già un ottimo lavoro ma sarebbe auspicabile che tutta la piana di Sibari si riunisse in un unico consorzio. Di esempi virtuosi e consolidati ne abbiamo a iosa, dal Parmigiano Reggiano a Melinda. Creare un unico consorzio – questo l’appello di Domiziano De Rosis Morgia - sarebbe la condizione ideale per valorizzare al meglio il nostro prodotto dando degli standard ben precisi di produzione, dei protocolli, dei disciplinari per ottenere il massimo da questo prodotto d’eccellenza che è tanto apprezzato ma non è valorizzato come merita».

Ritornando, invece, all’iniziativa odierna, a rimarcare l’importanza di fare squadra è stato l’amministratore della coop Morgia, Francesco Graziani: «Quello che stiamo facendo oggi è la dimostrazione di quanto sia conveniente oggi fare squadra». «Consegniamo ai nostri alcune attrezzature meccaniche – spiega Graziani – moderne, multifunzionali e di grande utilità il cui acquisto, per singola azienda, avrebbe previsto un impegno economico importante. Con la cooperazione, invece, diventa tutto più semplice in un’armonia di solidarietà aziendale che permette di abbattere i costi di produzione e, come in questo caso, di acquisto degli stessi beni per la produzione».  

Come si è arrivati ad oggi, invece, alla consegna di ben 5 strumenti meccanici tra cui un trattore e un muletto multifunzione lo spiega bene il presidente De Rosis Morgia. «Il progetto si chiama Programma di Filiera IV e V Gamma e oltre. È un progetto – sottolinea - che fu ideato dal compianto Antonio Schiavello, già socio della nostra cooperativa e presidente di Unaproa, che portò avanti questa iniziativa attraverso il Ministero dell’Agricoltura. Il programma ministeriale riuniva tante organizzazioni di produttori ed era finalizzato ad avere dei finanziamenti per l’acquisto di attrezzature da utilizzare in agricoltura e di macchinari o infrastrutture per migliorare o aumentare la produzione abbassando i costi. Con la dipartita di Antonio – racconta ancora il presidente - questo progetto è stato portato avanti dai soci della Cooperativa. Oggi abbiamo consegnato le prime attrezzature acquistate con questo finanziamento dalla cooperativa e vengono date in uso ai soci da utilizzare all’interno delle loro aziende agricole».

Insomma, un bell’esempio di cooperazione. Che si spera possa continuare ad essere da esempio per tutti i produttori agricoli della Sibaritide.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.