La cooperazione, strumento vincente contro la crisi ma poco "praticato" nella Sibaritide
Siamo stati nella sede operativa della cooperativa Morgia dove, grazie ad un progetto consortile, è stato possibile modernizzare il parco macchine dei soci produttori

CORIGLIANO-ROSSANO – Uno strumento vincente per sconfiggere la crisi dei costi delle materie prime e della produzione agricola, garantendo quindi una maggiore calmierizzazione dei prezzi per il consumatore è sicuramente il sistema dei consorzi dei produttori: consente di fare cartello, di avere maggiore forza contrattuale e di arginare le diverse e tante minacce del mercato. Quello che un po’ è mancato nella Piana di Sibari nel corso degli anni per tutelare e rilanciare, ad esempio, il prodotto cardine e d’eccellenza del comparto agrumicolo: la Clementina.
Oggi, però, il trend pare stia cambiando e ci sono molte più aziende, imprese e piccoli produttori disposti a fare squadra, seguendo l’esempio delle grandi coop del nord Italia che a metà del secolo scorso, grazie proprio alla “formula a squadra”, sono riusciti a conquistare tantissime fette di mercato piazzando prodotti di eccellenza.
Sarà così anche nella Sibaritide? Sarà così anche per Corigliano-Rossano?
Stamattina siamo stati nella sede operativa della Coop agricola Morgia che opera nella florida zona industriale di Corigliano, dove – grazie proprio ad un progetto d’impresa – ai soci della cooperativa sono state consegnate una serie di attrezzature agricole meccanizzate di ultima generazione acquistate grazie proprio ad un progetto consortile. Ad aprirci le porte dell’azienda, dove c’erano operai a lavori nella lavorazione delle pesche della Piana di Sibari (altra eccellenza produttiva del territorio), abbiamo trovato il presidente e l’amministratore della Coop, Domiziano De Rosis Morgia e Francesco Graziani. E con loro abbiamo parlato del modello cooperativo Morgia che sta diventando un modello aziendale d’eccellenza e di riferimento.
«La cooperazione – ha detto Domiziano De Rosi Morgia - è il primo passo verso la valorizzazione del prodotto per ottenere maggiori risultati». Un modello applicabile, dicevamo, a tutte le produzioni ma soprattutto a quella delle clementine che rappresenta un vero e proprio unicum. «Abbiamo già il consorzio delle clementine Igp – precisa il presidente di Morgia - che fa già un ottimo lavoro ma sarebbe auspicabile che tutta la piana di Sibari si riunisse in un unico consorzio. Di esempi virtuosi e consolidati ne abbiamo a iosa, dal Parmigiano Reggiano a Melinda. Creare un unico consorzio – questo l’appello di Domiziano De Rosis Morgia - sarebbe la condizione ideale per valorizzare al meglio il nostro prodotto dando degli standard ben precisi di produzione, dei protocolli, dei disciplinari per ottenere il massimo da questo prodotto d’eccellenza che è tanto apprezzato ma non è valorizzato come merita».
Ritornando, invece, all’iniziativa odierna, a rimarcare l’importanza di fare squadra è stato l’amministratore della coop Morgia, Francesco Graziani: «Quello che stiamo facendo oggi è la dimostrazione di quanto sia conveniente oggi fare squadra». «Consegniamo ai nostri alcune attrezzature meccaniche – spiega Graziani – moderne, multifunzionali e di grande utilità il cui acquisto, per singola azienda, avrebbe previsto un impegno economico importante. Con la cooperazione, invece, diventa tutto più semplice in un’armonia di solidarietà aziendale che permette di abbattere i costi di produzione e, come in questo caso, di acquisto degli stessi beni per la produzione».
Come si è arrivati ad oggi, invece, alla consegna di ben 5 strumenti meccanici tra cui un trattore e un muletto multifunzione lo spiega bene il presidente De Rosis Morgia. «Il progetto si chiama Programma di Filiera IV e V Gamma e oltre. È un progetto – sottolinea - che fu ideato dal compianto Antonio Schiavello, già socio della nostra cooperativa e presidente di Unaproa, che portò avanti questa iniziativa attraverso il Ministero dell’Agricoltura. Il programma ministeriale riuniva tante organizzazioni di produttori ed era finalizzato ad avere dei finanziamenti per l’acquisto di attrezzature da utilizzare in agricoltura e di macchinari o infrastrutture per migliorare o aumentare la produzione abbassando i costi. Con la dipartita di Antonio – racconta ancora il presidente - questo progetto è stato portato avanti dai soci della Cooperativa. Oggi abbiamo consegnato le prime attrezzature acquistate con questo finanziamento dalla cooperativa e vengono date in uso ai soci da utilizzare all’interno delle loro aziende agricole».
Insomma, un bell’esempio di cooperazione. Che si spera possa continuare ad essere da esempio per tutti i produttori agricoli della Sibaritide.