La Calabria...sarà "sgarrupata" sui servizi, ma è imbattibile sull'accoglienza!
Due caffè costati 24 euro, succede a Venezia, dove gli scontrini diventano furbi, in Calabria invece i costi per i turisti sono bassissimi e spesso ulteriomente scontati dagli operatori di settore
CORIGLIANO-ROSSANO – La storia si ripete, sempre a Venezia e a cadenza periodica: truffa al bancone del bar, sito tra l’altro, neanche in pieno centro, 2 caffè pagati 24 euro. Per giunta consumati al bancone, proprio per evitare aggiunte al prezzo base.
L’insegnante padovana Luisa Antonini, un paio di giorni fa, appena dà un’occhiata allo scontrino, nonostante lo shock, paga ugualmente. Ma dura poco e si rivolge alle forze dell’ordine. Nello scontrino però, non sono stati battuti i caffè effettivamente consumati, che sarebbero costati solo 3 euro (1,50 a tazzina), ma bensì una consumazione generica denominata “banco”, per cui nulla da fare.
Il problema delle consumazioni truffa quindi, sembra avere come vittime non solo i turisti stranieri, ma anche gli stessi italiani. Che stia diventando un clichè delle località turistiche più gettonate, come accade nella splendida Venezia?
Ci auguriamo di no e facendo un termine di paragone con la nostra Calabria, facciamo una veloce analisi. Se è vero che i servizi non sono tanti e alcune volte lascino a desiderare, come viabilità, hub di collegamento (quasi inesistenti), possiamo affermare che gli operatori turistici, nella maggior parte dei casi, non truffano sui conti, e che solo in alcuni centri rinomati della regione e altamente turistici, i prezzi possono aumentare durante l’alta stagione.
La mobilità sul territorio calabrese è certamente pachidermica, ma che paesaggi splendidi ci sono e inoltre, il senso e la pressi dell’accoglienza, il calabrese, non l’acquisisce per educazione, piuttosto è un elemento pregnante della cultura del territorio, facendo un azzardo, forse uno dei principali e più diffusi “marcatori identitari” (genetici) della popolazione di questa regione sita alla punta della Stivale.
In ultima battuta, nonostante le perenni crisi economiche che attanagliano la Calabria e i calabresi, i gestori ed operatori del settore turistico ai cosiddetti “forestieri”, in piena controtendenza con l’andazzo sopradescritto, riservano solitamente ottimi sconti sui prezzi finali, calcolato ovviamente, senza rigonfiamenti furbeschi.