Mensa scolastica a Co-Ro, tutti di nuovo a lavoro i 40 operatori ex Siarc
Da stamani hanno preso servizio tra i ranghi della società Scamar srl che è subentrata nel servizio di refezione. Soddisfatti i sindacati che ora chiedono un incontro al sindaco Stasi per avere certezze sul futuro
CORIGLIANO-ROSSANO - Pare possa definirsi chiusa, almeno fino a fine anno scolastico, la vertenza dei 40 operatori della mensa scolastica di Corigliano-Rossano che dopo le schermaglie consumatesi, a partire dallo scorso mese di novembre tra l'ex società di gestione, il Comune ed il comitato dei genitori dei bambini che fruiscono del servizio di refezione (leggi qui), erano arrivati ad una risoluzione ignota e unilaterale del loro contratto. Un coro unanime di dissenso dei lavoratori, uniti nel difendere il loro posto di lavoro e nel rivendicare le spettanze salariali (leggi qui). Da stamattina questi 40 lavoratori (33 storici a tempo indeterminato da giorno 11 aprile us ed a seguirei restanti 7 a tempo determinato) sono tornati a svolgere le loro mansioni nelle cucine e nelle mense scolastiche della città, non più "agli ordini" della Siarc ma della Scamar srl la nuova società affidataria del servizio mensa che si è aggiudicata la gara ponte fino al termine delle attività scolastiche.
Soddisfatti, per questo esito, i segretari territoriali di Cgil e Uil, Andrea Ferrone e Luciano Campilongo. «Sono lontane, fortunatamente, - dicono i sindacalisti in una nota - le brutte pagine scritte dalla Siarc spa negli ultimi tempi. A tal proposito, come ultimo atto, è stato chiesto al comune di Corigliano-Rossano il blocco della fatturazione a Siarc nonché la sostituzione nel pagamento delle maestranze da parte dell’ente così come prevede la legge in caso di grave inadempienza». Si tratta di una comunicazione formale che vale anche come diffida alla stessa azienda che, a quanto pare, «ha avuto finanche la sfacciataggine di rivendicare le fatture pregresse, omettendo di ricordare che non paga i lavoratori ormai da dicembre scorso».
Insomma, un comportamento ostile quello della Siarc che a detta dei sindacati neanche dinnanzi al Prefetto di Cosenza, nelle settimane scorse rimasto molto attenfo alla veretenza, ha mostrato segni di collaborazione.
Chiusa la triste parentesi Siarc, però, ora è necessario guardare al futuro. «Il comune - scrivono Ferrone e Campilongo - si attivi urgentemente per pagare i lavoratori in sofferenza. Nel frattempo - aggiungono - abbiamo anche provveduto a richiedere un incontro al sindaco Stasi per discutere della prossima gara di appalto triennale, così che si pianifichi un servizio mensa sempre più efficiente per la città, le famiglie ed i bimbi, allo stesso tempo garantendo ai lavoratori un incremento orario ed un miglioramento delle condizioni lavorative».