4 ore fa:Caso Gentile, Report mette in luce tutti i dubbi sul riconteggio delle schede
1 ora fa:Emergenze del sistema universitario, all’Unical un incontro promosso da Cgil
3 ore fa:Nasce Sibaritide Turismo, la piattaforma che mira a rilanciare l'esperienza turistica nel nord-est
18 ore fa:Una comunità attonita: Mandatoriccio attende il ritorno di Francesca
2 ore fa:Al Museo di Cariati il concerto del Maestro Pasqualino Milito
1 ora fa:«Fare chiarezza su schede bianche seggio di Cosenza, stop ai lavori giunta»
34 minuti fa:Sulla Statale 106 muore la nostra gente, il tratto della Sibaritide rimane uno dei più pericolosi
19 ore fa:Castrovillari: nella giornata della colletta alimentare raccolti settemila chili di alimenti
2 ore fa:A Co-Ro un evento di Auser sul tema delle truffe agli anziani
3 ore fa:Baker Hughes, cresce una consapevolezza tra la gente: «Vicenda finita in mezzo alle faide politiche»

La flotta russa “sfida” le navi Nato a largo delle coste ioniche calabresi

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Prima la Grecia, poi l’Italia. E su questi Paesi che si sta focalizzando l’attenzione internazionale e la “sfida” navale tra la flotta della Russia e quella della Nato, nel bel mezzo del Mar Mediterraneo. Una storia che prosegue da oltre due mesi, ben prima che la Russia di Putin invadesse l’Ucraina e che si alzassero i toni tra l’Occidente e il Cremlino. La Turchia ha vietato l’attraversamento del Bosforo alle unità militari russe, e allora aumenta la pressione nei nostri mari. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, l’avanguardia russa è tornata nel Mar Jonio e muove in direzione delle coste della Calabria. È una flotta ben nutrita e composta, da quanto risulta delle ultime analisi satellitari, dall’incrociatore Varyag e il caccia Tributs. A ovest di Creta c’è poi un’altra squadra composta dall’incrociatore Maresciallo Ustinov, il caccia Kulikov e la fregata Kasatanov.

Truman-Ustinov

La tensione, e il livello di attenzione, è dunque molto alto. Già nelle settimane scorse, ad esempio, l’incrociatore russo aveva “sfidato” gli Usa davanti proprio alle coste calabresi. Era accaduto ancora nel Mar Jonio, a pochi chilometri dalla Calabria (leggi qui). Protagoniste la portaerei statunitense “Truman”, con le sue squadriglie di jet F-18 Hornet pronte a decollare verso il confine orientale della Nato, e ancora l’incrociatore “Maresciallo Ustinov”, una delle più grandi unità da combattimento della flotta russa.

I problemi tecnici la strategia della tensione

Secondo quanto riporta Repubblica, la lunga permanenza lontano dalla patria sta però creando difficoltà per la manutenzione dei mezzi delle navi russe. Ed è un evento unico che il sottomarino classe Kilo sia stato fotografato in superficie dai satelliti in prossimità della costa orientale di Cipro, probabilmente a causa di problemi tecnici perché a poca distanza sono state avvistate una nave officina e una corvetta della flotta russa. L’area tra Ionio e Adriatico è una delle più strategiche per l’offensiva russa in Ucraina, quella più vicina in linea d’aria alla Crimea e alla zona degli scontri dunque una posizione che permette di muovere aerei o – in linea teorica – lanciare missili cruise a lunga distanza e presenti in gran numero a bordo della flotta russa.

 

(fonte Corriere della Calabria)

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive