11 ore fa:Insediato il nuovo consiglio dell'Ordine dei Geologi della Calabria: ecco i nomi
9 ore fa:Avvio anno scolastico a Cariati, Minò: «La sicurezza è la priorità assoluta»
10 ore fa:Ritorna “Spazio Mamma” alla Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi “Carmine De Luca”
8 ore fa:Il Duo Claude Hauri e Daniel Moos incanteranno La Città della Musica
10 ore fa:A San Basile inaugurata la Panchina Gialla, simbolo della lotta al bullismo
9 ore fa:Corigliano-Rossano, pensionato denuncia l’INPS: «36 anni di lavoro e pensione decurtata»
12 ore fa:Impresa storica per il Tennis Club San Paolo di Co-Ro: conquista la D2
12 ore fa:Martilotti chiede al prossimo presidente della Regione il varo del "Piano pesca straordinario"
13 ore fa:Roseto Capo Spulico, al via i lavori nell'Ufficio Postale per il progetto "Polis"
11 ore fa:Cassano, nuova fase per ArticoloVentuno: massima attenzione ai temi locali

Ucraina, il foreign fighter italiano (con origini calabresi) Ivan Vavassori scomparso da 48 ore

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Il figlio di Alessandra Sgarella, la donna sequestrata dalla ‘ndrangheta nel 1997 e tenuta prigioniera nella locride per nove mesi, Ivan Luca Vavassori è scomparso da 48 ore.

L’Eco della Jonio aveva già riportato la vicenda di Ivan (leggi qui) che si era arruolato spontaneamente nelle brigate internazionali a fianco dell’esercito di Volodymyr Zelens'kyj.

I russi li chiamano mercenari, ufficialmente sono volontari andati su un fronte straniero a combattere una guerra che non vede in prima linea l’esercito italiano. Ivan, nato in Russia e adottato dalla famiglia di imprenditori lombardi Vavassori dall’età di cinque anni, è stato uno sportivo con una carriera di calciatore, di tutto rispetto alle spalle.

Allo scoppio della guerra russo-ucraina decide di combattere contro i russi, arruolandosi nelle brigate internazionali, un foreign fighter italiano per dirla in breve. In questi due giorni di vuoto comunicativo, si teme il peggio, se non fosse per un paio di messaggi di aggiornamento, in inglese, pubblicati sul suo profilo social: «Ciao a tutti, il team di Ivan è ancora vivo – si legge - stanno cercando di tornare indietro. Il problema è che sono circondati da forze russe, così non sanno quando e quanto tempo ci vorrà per tornare indietro. Ci sono 5 persone morte e 4 feriti, ma non conosciamo i loro nomi». Messaggio dal tono molto impersonale, che sembra non scritto dal titolare del profilo.

Certa la notizia che due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo, forse su uno dei due c’era anche Ivan? Per ora non vi è nessuna conferma o smentita.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive