Parte la Caritas Diocesana per aiutare il popolo ucraino. L'appello di Don Claudio Cipolla
«Invitiamo tutte le parrocchie della Diocesi alla raccolta fondi per sostenere questo popolo che sta vivendo questo dramma, da effettuare durante la prima domenica di Quaresima»
CARIATI - «Carissimi, dal 24 febbraio scorso, il mondo intero vive momenti di angoscia per l'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina. La guerra, purtroppo, porta solo ferite, distruzioni e terrore. È facile immaginarne le conseguenze: vite umane sacrificate, civili e militari, flussi migratori di disperati costretti a lasciare le proprie città, le proprie case». A parlare è Don Claudio Cipolla, Direttore Caritas Dicoesana.
È quanto si apprende da un comunicato stampa della Diocesi di Rossano-Cariati.
«La Caritas Diocesana fa sua la voce di dolore e disperazione che si leva dalla popolazione ucraina e, insieme al nostro Arcivescovo, Monsignor Maurizio Aloise, accoglie l'appello di Papa Francesco "a rispondere all'insensatezza della violenza con le armi di Dio" e invita le parrocchie a promuovere prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini, aderendo il prossimo 2 marzo, mercoledì delle Ceneri, alla corale preghiera e alla Giornata di digiuno per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace».
«Non possiamo permetterci di lasciare solo il popolo ucraino e, raccogliendo l'invito della CEI, avviato da Caritas Italiana che ha già messo a disposizione un primo contributo di € 100.000 per far fronte ai bisogni primari immediati, invitiamo tutte le parrocchie della Diocesi alla raccolta fondi per sostenere questo popolo che sta vivendo questo dramma, da effettuare durante la prima domenica di Quaresima (sabato 5 e domenica 6 Marzo)».
«Le offerte potranno essere inviate tramite bonifico intestato ad Arcidiocesi Rossano-Cariati (IBAN IT33 K030 6909 60610000 0016569) - causale Emergenza Ucraina- o portate in Economato. La somma raccolta sarà inviata interamente a Caritas Italiana che è in collegamento costante con le Caritas in Ucraina ed è in coordinamento con Caritas Europea e Caritas Intemationalis».
«Siamo, inoltre, invitati a prenderci cura e portare un po' di consolazione a tutte le sorelle e i fratelli ucraini che ospitiamo sul nostro territorio diocesano accogliendoli nei nostri centri d'ascolto ascoltando i loro bisogni. Certo della vostra collaborazione, vi saluto fraternamente in Cristo».
(Fonte foto il cittadinoMB)