Incompiute a Insiti: entro fine 2022 l’inizio dei lavori del nuovo cavalcavia ferroviario
Opera strategica per nuovo ospedale e complementare al nuovo tracciato della Statale 106. Novello (Ass. Llpp): «Entro fine mese passaggio in Consiglio comunale, 45 giorni per conferenza servizi e gara d’appalto entro estate»
CORIGLIANO-ROSSANO – Finalmente si sblocca l’atavica vertenza sul cavalcavia ferroviario di Insiti. L’opera, che costerà all’incirca 6 milioni di euro e che in principio doveva essere realizzata dalla Provincia di Cosenza per poi passare sotto l’egida dell’allora comune di Corigliano, dovrebbe iniziare a vedere la luce entro la fine del 2022.
L’iter è stato velocizzato (si fa per dire, considerati i tempi biblici che ha avuto la gestazione di questa infrastruttura) dall’Amministrazione comunale Stasi che oggi sembra essere intenzionata a portare a realizzazione il progetto.
«La vicenda – dice l’assessore ai Lavori pubblici e all’assetto del territorio, Tatiana Novello – si era arenata nella burocrazia a causa di alcuni pareri che tardavano ad arrivare. Ci siamo messi d’impegno e siamo venuti a capo di questa vicenda burocratica. Questo, nonostante – rimarca l’amministratrice – l’ufficio tecnico comunale di Corigliano-Rossano consti ad oggi di soli due ingegneri». Nota a margine, si può lasciare un ufficio così importante in un comune così grande senza risorse umane?
«Oggi possiamo dire di avere la certezza – aggiunge Novello – che il cavalcavia verrà realizzato in tempi certi». E non si tratta sicuramente di un’opera qualunque. La possibilità di collegare più velocemente e in modo diretto l’area a valle di Insiti con le aree di Ogliastretti e Piragineti (zone baricentriche della Città) rappresenta un’azione strategica non solo per mettere in rete il nuovo ospedale della Sibaritide, che sorge nelle prossimità, ma anche per dare vigore all’economia manufatturiera e agricola di quella zona. Si pensi, ad esempio, che in questo momento tutti gli autotreni che devono raggiungere le cave, le diverse industrie di trasformazione e realizzazione di laterizi che sorgono in quella zona ma anche gli stessi opifici oleari, sono costretti ad arrivare fino a Rossano, imboccare la vecchia statale 106 da località Ciminata per poi giungere a destinazione: circa 10 km in più di tragitto. Con questa soluzione si abbreviano tempi e percorrenze.
Inoltre – come ha ricordato lo stesso assessore Novello - «il nuovo cavalcavia ferroviario sarà un’opera perfettamente complementare a quello che è il nuovo progetto di ammodernamento della Statale 106, che prevede un’uscita proprio sul nuovo ospedale in raccordo con il nuovo manufatto stradale».
Non solo un ponte. «Attraverso questi lavori sarà ammodernata – ricorda l’assessore ai lavori pubblici - anche la strada di collegamento tra la vecchia statale 106 e la statale 106 bis».
Ora bisognerà attendere il cronoprogramma degli interventi. Quali sono gli ultimi passaggi burocratici prima di vedere uomini e mezzi a lavoro? Tatiana Novello rassicura che gli uffici comunali sono già a lavoro per «portare il progetto in Consiglio comunale (c’è necessità di approvare una variante al piano regolatore e di avviare alcuni espropri) entro la fine del mese di marzo. Poi – aggiunge – occorreranno 45 giorni per concludere la conferenza dei servizi. Credo che in estate si potranno aprire le procedure d’appalto e che i lavori – conclude – potranno partire entro la fine dell’anno».